Il direttore risponde. Scuola, la giusta ambizione
Caro direttore,
ho apprezzato l’invito che Luigi Ballerini, nell’editoriale di domenica 20 gennaio, ha rivolto ai genitori affinché sostengano le ambizioni dei figli nella scelta delle superiori. È anche per questo che, nella "Settimana decisiva" in cui i nostri studenti di terza media del Faes vengono messi davanti alle varie possibilità, è risuonato più volte il richiamo a scegliere, nel dubbio, la strada più difficile. Quella dei 13/14 anni è un’età in cui i ragazzi stanno ancora evolvendo, la famosa "voglia di studiare" può ancora arrivare, un buon docente può ancora far scattare l’interruttore giusto, sarebbe sbagliato rassegnarsi e puntare al "minimo sindacale" per un’errata umiltà. E la responsabilità dei genitori è quella di trovare la scuola giusta in cui i figli possano incontrare docenti e tutor che si prendono davvero a cuore le persone: maestri veri, insomma. È anche per questo che a Milano, in assoluta controtendenza, dal 2013/14 il Faes apre un doppio percorso liceale, con classi articolate classico/scientifico, affinché gli studenti possano cogliere il meglio di entrambe le impostazioni. Siamo dei pazzi? Il futuro ce lo dirà, ma ogni tanto un po’ di ambiziosa follia (che preferisco chiamare "speranza cristiana") serve. Non crede, direttore? Buon lavoro
Giovanni De Marchi - presidente associazione Faes - "Famiglia e Scuola" - Milano