Impegno . Quasi un milione di senza dimora in Europa. Entro il 2030 diamo loro una casa
Un milione di persone in Europa non hanno un tetto
Nel 2021 gli Stati membri dell’Unione Europea e altri portatori d’interessi si sono impegnati, nella dichiarazione di Lisbona, a collaborare per porre fine al fenomeno dei senzatetto entro il 2030. Dopo le elezioni europee del giugno 2024, i responsabili delle diverse sfere politiche dovranno continuare a lavorare per conseguire tale obiettivo.
Il fenomeno dei senzatetto rappresenta ormai un problema di dimensione europea, con circa 895.000 persone che in Europa ogni notte dormono per strada o in strutture di accoglienza. Si tratta di una popolazione equivalente a quella di una città come Marsiglia, Amsterdam o Torino! Tra i senzatetto vi sono sempre più migranti, lavoratori, donne e giovani, mentre in alcuni Stati membri un terzo delle persone che trascorrono la notte in alloggi di emergenza sono minori.
Dal 2021 l’Unione Europea ha intensificato gli sforzi per combattere il fenomeno dei senzatetto. Nel quadro del piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali abbiamo dato vita alla “Piattaforma europea per la lotta contro la mancanza di una fissa dimora”, un’iniziativa che riunisce gli Stati membri, le istituzioni europee e le organizzazioni della società civile per condividere le migliori pratiche e avviare un dialogo su possibili soluzioni a tale emergenza sociale.
La piattaforma ha consentito a tutti i firmatari di iniziare a definire soluzioni europee, come l'introduzione di una definizione quadro comune di senzatetto (la classificazione Ethos), il miglioramento della raccolta dei dati e la mobilitazione di fondi europei a sostegno di politiche basate su evidenze concrete. Lo scambio di conoscenze ed esperienze ha indotto alcuni Stati membri a sviluppare strategie nazionali integrate che combinano il cosiddetto approccio “Prima la casa” con servizi di sostegno mirati (gestione del debito, assistenza medica, ricerca di lavoro, ecc.). Quasi la metà degli Stati membri ha già sviluppato strategie nazionali per combattere il fenomeno dei senzatetto. Ma molto rimane da fare.
A sei anni dal 2030, è giunto il momento di progredire verso un’Europa in cui nessuno sia più privo di dimora e in cui il “diritto alla casa” non solo sia riconosciuto, ma considerato il pilastro inamovibile di una società sana e prospera.
La lotta contro il fenomeno dei senzatetto impone azioni ambiziose a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. Si tratta di una responsabilità condivisa che deve coinvolgere tutte le parti, dai responsabili politici alle istituzioni europee fino alle associazioni e ad altri portatori di interessi.
Solo attuando strategie concertate e basate sulla prevenzione, su politiche per la casa e sul reinserimento sarà possibile fermare il fenomeno dei senzatetto. Tali strategie devono beneficiare anche dell’appoggio di altri settori, come ad esempio la sanità, la migrazione, la parità di genere, la lotta contro la discriminazione e la politica regionale.
Nelle giornate di ieri e di oggi la presidenza belga del Consiglio dell’Unione europea ha organizzato a Bruxelles una conferenza sul fenomeno dei senzatetto per fare il punto sui progressi compiuti dalla piattaforma: invitiamo l’UE a fare della lotta contro il fenomeno dei senzatetto uno degli elementi chiave di un’agenda sociale coraggiosa.
Si tratta di un impegno più urgente che mai. Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per porre fine a questa inaccettabile forma di esclusione sociale in Europa.
Nicolas Schmit è Commissario europeo per l'Occupazione e i diritti sociali
Karine Lalieux è ministra belga delle Pensioni e dell'integrazione sociale, incaricata delle persone con disabilità, della lotta alla povertà e di “Beliris”
Yves Leterme è presidente della Piattaforma europea per la lotta contro la mancanza di una fissa dimora (Epoch)