Il direttore risponde. Ior, gli attacchi e il suo compito
Caro direttore,
vorrei segnalare il disagio che molti cattolici e molti uomini di buona volontà sperimentano ormai ogni volta che si parla dello Ior. Sono convinto che vi siano giornalisti che cavalcano la calunnia o comunque la ricerca del sensazionale e, probabilmente, ve ne sono molti non in buona fede. Vero è però che qualche operazione degli ultimi cinquant’anni e anche delle ultime settimane sarebbe da approfondire. Mi chiedo se non valga la pena mettere in liquidazione lo Ior e appoggiarsi totalmente a una banca italiana o straniera operativa a Roma, per gestire le entrate benefiche della Santa Sede e la loro destinazione. Non se ne può più di attacchi al Papa o ai suoi collaboratori causati dalla gestione dello Ior! Con stima.
Roberto Zambiasi, Milano