Il direttore risponde. Inferno Europa? Dipende da noi
Caro direttore,
una continua e devastante crisi economica e sociale attanaglia il nostro Paese, e l’encomiabile e coraggioso governo delle larghe intese guidato da Enrico Letta cerca di trovare spiragli (e poiché le casse dello Stato sono vuote, lo fa “a costo zero”!) per far ripartire la locomotiva Italia. Questa situazione fa crescere in maniera “carbonara” l’euroscetticismo fra gli italiani, tanto più che da un pezzo c’è chi sogna un ritorno alla cara e vecchia lira stampata dalla nostra Banca d’Italia. Davanti a questo euroscetticismo monetario, due big “opposti” come Sergio Marchionne e Silvio Berlusconi (in versione imprenditoriale ), si ritrovano d’accordo nel chiedere una «riforma» della moneta unica (che non vuol dire uscire dall’Unione Europea). Vedremo. Ricordo solo che nel 1997 uno statista poi vituperato e morto solo e lontano – il socialista Bettino Craxi – a un G8 ammonì: «Ci presentano l’Europa come un paradiso terrestre . Invece per noi (italiani) l’Europa nella migliore delle ipotesi sarà un limbo, nella peggiore un inferno».
Rolando Marchi, Padova