Il suo nome sarà Emanuele (prepariamogli il benvenuto)
Caro direttore,
bene ha fatto a scegliere come editoriale del 2 febbraio la riflessione di Maurizio Patriciello e a titolarla «Il suo nome sarà Emanuele». E bene ha fatto don Maurizio a scriverla. Nell’occhiello si dice: «Non doveva nascere, e vedrà la luce». È vero! Ma forse ancora più vero è che, nel disegno provvidenziale di Dio... doveva nascere! Accanto alla madre e al padre c’erano là persone giuste al momento giusto: Gisella, Marta, Gigi, Franco. Capaci di ascoltare e parlare, di raccogliere il pianto di due genitori. A loro il nostro doveroso grazie. E poi una sciabolata di luce: dice don Maurizio al papà: «Vieni, stasera... ti aspetto. Forza! Lascia stare, fidati, torna a casa... ». Si tratta sempre di un invito, di un semplice, dolce invito a non restare e a non sentirsi soli! Credo che ora serva dare sostanza a quel «fidati!» e, per mia piccolissima parte, mi riferirò a don Patriciello, l’amico Maurizio con cui a volte sono in contatto. Oso una proposta: una raccolta fondi (non importa la quantità, basterebbe il segno) da destinare, prima che Emanuele tra qualche mese nasca, ai suoi genitori. Rimane per noi una grande lezione: una delle tante “vocazioni”: quella di Madonna-Provvidenza che dice: «Vieni, mi servono anche le tue mani e il tuo cuore!».
Da anni, gentile e caro amico, teniamo aperta una porta preziosa per le iniziative di sostegno ai protagonisti delle nostre cronache che ne hanno necessità, anche se nulla chiedono. Si chiama “La voce di chi non ha voce” e spessissimo dà mani a chi non desidera apparire e fa, come ci è stato insegnato da sempre, “il bene nel nascondimento”. Il suo caldo suggerimento a lanciare anche piccoli segni di solidarietà a Emanuele e ai suoi genitori, che con Maurizio Patriciello ci ha fatto conoscere, dando il benvenuto al piccolo può trovare realizzazione lungo questa via sicura. Grazie.
Ecco come contribuire: ccp 15596208 intestato ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”, piazza Carbonari 3, Milano. Gli assegni devono essere intestati ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”. Si può anche effettuare un bonifico a favore di Avvenire, “La voce di chi non ha voce”, conto n. 12201. BANCO BPM, ag. 26, Iban: IT05Y0503401741000000012201