Opinioni

Il pensiero integrale di papa Wojtyla e i fatti che devono seguire le parole

Marco Tarquinio venerdì 12 febbraio 2021

Gentile direttore,
considero improprie e inopportune le parole di Matteo Salvini al termine dell’incontro con Mario Draghi di martedì 9 febbraio. Il leader leghista ha citato l’«Atto europeistico» di san Giovanni Paolo II a Santiago di Compostela nel 1989: «Grido con amore a te, antica Europa: “Ritrova te stessa. Sii te stessa”. Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici. Torna a vivere dei valori autentici che hanno reso gloriosa la tua storia e benefica la tua presenza negli altri continenti». Origini, radici e autentici valori dell’Europa sono riducibili soltanto a «lavoro, benessere, famiglia, sviluppo» indicati da Salvini commentando le parole di papa Wojtyla? Le radici giudaico-cristiane dell’Europa – accoglienza, solidarietà, tolleranza, fraternità – sono state palesemente disattese dalle politiche sull’immigrazione dell’ex ministro dell’Interno, tenace promotore dei “decreti sicurezza”, che hanno procurato nefasti effetti sulla vita dei migranti.

Vito Melia Alcamo (Tp)

Caro direttore,
aver sentito il senatore Salvini, ormai folgorato sulla via dell’Europa e dei contributi economici all’Italia per i quali ben altri politici si sono spesi, che cita a sproposito frasi pronunciate da san Giovanni Paolo II, per altro a Santiago di Compostela nel 1989 e non nel 1982, come ha detto in una conferenza stampa dei giorni scorsi, sembra più di una nota stonata. Appropriazione indebita. Si potrebbe far dono all’onorevole segretario della Lega di un volume contenente tutte le parole spese dal santo papa Giovanni Paolo II a difesa della dignità della persona umana, contro il razzismo, «grave offesa contro Dio paragonabile alla bestemmia»? Chissà magari ci saranno altre conversioni meno opportuniste e più umane dello stesso, chissà...

Paolo Milano

Cari e gentili amici, nel momento in cui l’Europa, spinta e quasi costretta dalla pandemia, ha cominciato a “ritrovare se stessa” e a percorrere fattivamente la via della solidarietà, fa piacere scoprire toni nuovi e udire parole diverse sulle bocche e nei messaggi digitali di non pochi leader politici. Anche il senatore Salvini ha deciso di entrare in questa partita, e non solo nella maggioranza del nascente governo Draghi, tant’è che nell’intervista realizzata da Danilo Paolini che abbiamo pubblicato il 10 febbraio ne ha dato dimostrazione, con una risposta che segna l’addio alla linea dei provvedimenti anti-immigrati e richiedenti asilo che portano il suo nome e che qui avevamo ribattezzato «decreti (in)sicurezza». L’attuale ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha cancellato e riscritto quelle norme all’insegna – cito un nostro titolo – della «sicurezza umana », e Salvini adesso le accetta. Buon per lui e buon per tutti, anche se più di qualcuno si stropiccia gli occhi e non crede neppure alle proprie orecchie. Naturalmente le parole vanno onorate e mai manipolate. Perciò è giustissimo richiamare, come voi fate, al completo pensiero e all’intera predicazione di san Giovanni Paolo II. E però anche una volta che si fossero trovate tutte le parole giuste, è evidente che a esse devono seguire i fatti. Altrimenti la saggezza, la civiltà e la santità citate a sproposito si farebbero giudici.Voglio essere, anche in questo caso, un uomo di speranza: che sia vera svolta…