La bellissima Pesca di beneficenza di Aprica e il bene da far ricordare
Gentile direttore,
da 55 anni, presso l’Oratorio San Giovanni Bosco di Aprica, in provincia di Sondrio, tra la Valtellina e la Valcamonica, la famiglia Citterio organizza una "Pesca di beneficenza" il cui ricavato viene interamente devoluto per le opere parrocchiali. È una vera e propria esposizione di giocattoli, generi alimentari, oggetti per la casa e ninnoli che questa famiglia – aiutata dai generosi esercenti locali e anche da gruppi più lontani – raccoglie nel corso dell’anno. La "mente" di tutto ciò è Alberto, da quest’anno cittadino onorario di Aprica, che però vive e lavora a Seregno, ed è coadiuvato abilmente dalla sorella Graziella – un tempo anche dalle sorelle Rita e Nuccia, ora in Cielo – e dalla gente del posto. I biglietti sono minuziosamente arrotolati in anellini di pastina da brodo, conservati di anno in anno, e i prezzi sono invariati dal 2001: 2 euro, con offerte speciali per chi ne acquista di più. Caratteristico è lo «Schiscia al Butu’», un biglietto che dà diritto all’acquisizione di punti pigiando appunto un bottone rosso collegato a un pc, con alla fine un’ulteriore estrazione – in giorno e ora prestabiliti – con premi decisamente superlativi: bici, sci, skate, cestoni di prodotti tipici squisiti, etc. L’aspetto più significativo, tuttavia, è per me osservare gli occhi sgranati dei bambini che contemplano affascinati questa bellissima Pesca e gli adulti che li accompagnano, che ridiventano fanciulli. Grazie a questa famiglia per la fedeltà a un servizio così significativo ed entusiasmante.
Irene Martini, Genova
Bellissima lettera la sua, gentile e cara signora Martini. Perché racconta una semplice eppure grandiosa opera di bene che, come tante altre e certamente in modo esemplare, vien fatta senza clamori e con generosa fedeltà. E perché dimostra, ancora una volta, la differenza che corre tra l’azzardo succhiasoldi e sprecavita e le iniziative solidali che nulla tolgono a nessuno e realizzano vero e concreto bene comune. C’è chi prova sempre, con ostinazione degna di miglior causa e qualche volta con smaccata malafede, a confondere una Pesca di beneficenza in cui tutto è dono come quella da lei raccontata con Bingo, slot machine e scommesse varie... è un espediente ridicolo e triste. Come stanno davvero le cose lo capisce anche un bambino, e noi impegniamoci perché i bambini a occhi sgranati di Aprica, e tanti altri, da grandi se lo ricordino bene.