Il direttore risponde. «Il cambio Tarsu-Tares mi costa il 605% E io licenzio i 4 figli...». Meditate, politici
Caro direttore,
sono padre di quattro figli, la mia è una famiglia monoreddito. Con il passaggio dalla Tarsu alla Tares la mia bolletta è lievitata del 605%. La situazione non è più sostenibile. È doloroso, ma se non voglio far fallire la mia famiglia devo prendere dei provvedimenti. Rinunce ne sono state fatte tante, di superfluo non abbiamo più nulla da tempo, de-localizzare all’estero non è possibile quindi, come fanno le grandi aziende, ho stabilito un piano di tagli e, per prima cosa, ho deciso di licenziare i miei figli. Questa è la raccomandata che ho consegnato a mano: «Fabriano, 13 dicembre 2013. Egregio signor Figlio, a seguito del sopraggiungere della Tares secondo cui un nucleo familiare numeroso va tassato più degli altri a prescindere dal reddito, la sua attività non può più essere proficuamente utilizzata all’interno della famiglia. Rilevato che non è possibile reperire un’altra posizione dove poterla collocare, visto che anche il cane verrà allontanato, siamo costretti a licenziarla. Tenuto conto del periodo pre-festivo e non potendo permetterci di farle i consueti regali di Natale, il suo licenziamento ha effetto immediato. La invitiamo per tanto a voler raccogliere le sue quattro cose e volersi trasferire a casa del sindaco o dell’assessore alle politiche della famiglia. Distinti saluti».
Il Capo Famiglia (ex papà di 4 figli) Giorgio Ramadoro