Non c’è una ferita meno ferita nella guerra che il terrorismo jihadista ha scatenato contro la «libertà» e contro l’«islam aperto», uccidendo giornalisti, ebrei e turisti italiani indicati come «crociati». Così abbiamo scritto, a gennaio e in questo marzo, titolando in prima pagina sugli attacchi dell’Is al cuore della Francia e della Tunisia. E così intendono
Matteo Renzi e François Hollande, primi due leader europei ad annunciare la propria partecipazione alla grande manifestazione di domenica nella capitale del Paese nordafricano. Un gesto giusto, che è bene che anche il premier italiano abbia fatto con esemplare tempestività. Tunisi val bene Parigi.