Grazie per le tenaci parole di pace (mai avrei pensato di leggere Avvenire)
Caro direttore,
scrivo per ringraziarla per il modo in cui continua a far risuonare parole di pace tra i nostri infiammati palinsesti televisivi. Sono atea, lesbica, madre di quattro ragazzi concepiti con inseminazione assistita. Eppure, quasi ogni giorno ormai compro “Avvenire”, e mai lo avrei pensato, perché le sue sono le uniche parole in cui riesco a specchiarmi, a riconoscermi. Sono anche un’insegnante di Lettere, Storia e Geografia e tutto quello che ho imparato e che insegno lo vedo, oggi, stravolto. Grazie, quindi, per continuare ad affermare e difendere valori che sono anche quelli della nostra Costituzione e dell’Europa.
Grazie, semplicemente grazie, gentile e cara professoressa Fiengo. Abbiamo sempre avuto lettori speciali, appassionati e anche sorprendenti, e ogni parola della sua lettera mi ha colpito e fatto pensare. Spero che, nonostante l’atroce procedere della guerra, la pace venga anzi irrompa presto (non solo) in Ucraina e che lei resti nostra lettrice.