Studenti profughi. Gli alti studi cambiano la vita e preparano un altro Afghanistan
Caro direttore,
nei primissimi giorni dell’emergenza Afghanistan avevo preso l’impegno per un’iniziativa della Regione Lazio a favore delle studentesse e degli studenti afghani iscritti nelle università del Lazio e costretti, privi di mezzi, a fuggire precipitosamente dalla loro terra. Ora la stiamo realizzando, perché la solidarietà non può essere solo testimonianza: con lo stanziamento di 290mila euro garantiremo alle ragazze e ai ragazzi fuggiti dalla loro terra di avere il visto delle ambasciate, prendere l’aereo a nostre spese, essere accolti e, nella nostra Regione, proseguire i loro corsi di studio per continuare a costruirsi un futuro.
Che tutti speriamo possa essere di nuovo, prima possibile, nel Paese che hanno dovuto abbandonare. La sofferenza del popolo afghano impone a tutti noi impegno e concretezza. Mentre la comunità internazionale ha il dovere di lavorare con le armi della diplomazia per la garanzia dei diritti umani e per la salvaguardia e libertà delle persone nel territorio afghano, noi tutti dobbiamo spenderci per assicurare alle migliaia di donne, uomini, bambine e bambini arrivati nelle nostre città accoglienza e solidarietà. La Regione Lazio ha sentito il dovere di dare il proprio contributo, da subito.
Siamo stati la Regione italiana più impegnata nell’accoglienza dei cittadini afghani, subito dopo la crisi, garantendo a circa mille persone una quarantena sicura, la vaccinazione e assistenza psicologica, soprattutto ai tantissimi minori arrivati nel nostro territorio. C’è stata una grande mobilitazione della Protezione civile, degli operatori della sanità, delle associazioni del Terzo settore, delle parrocchie e di tantissime persone che, autonomamente, si sono messe a disposizione per aiutare ad affrontare al meglio l’emergenza. Questa bella gara di solidarietà tra i cittadini ha dimostrato ancora una volta la vocazione all’accoglienza di Roma e del Lazio ed è uno sprone a raddoppiare i nostri sforzi.
Ora che i riflettori dei media si sono spenti, è importante continuare a impegnarsi per non lasciare soli cittadini e cittadine afghani, dare loro una speranza e fare in modo che, pur nell’enorme difficoltà che stanno vivendo, possano costruirsi un progetto di vita e un futuro. Con questo scopo, la Regione Lazio ha destinato, tramite l’ente regionale per il Diritto allo Studio DiSCo, un primo stanziamento di circa 290mila euro agli atenei del Lazio per finanziare per l’anno accademico 2021-22 borse di studio umanitarie destinate agli studenti universitari afghani che, gravemente penalizzati dalla crisi sociopolitica in corso nel loro Paese, intendono proseguire i loro studi presso le Università del Lazio.
Inoltre, DiSCo ospiterà gratuitamente fino al 31 luglio 2022 gli studenti nelle residenze universitarie che gestisce e garantirà loro anche il servizio mensa. A questa iniziativa daremo seguito con altre importanti azioni, in particolare per dare sostegno anche alla popolazione rimasta in Afghanistan. Per questo, la Regione ha preso l’impegno di mettere a disposizione risorse significative del bilancio regionale per sostenere o rafforzare progetti di cooperazione e assistenza sanitaria che abbiano una significativa ricaduta sulla popolazione afghana, supportando le organizzazioni che, tra mille difficoltà e pericoli, stanno operando in quel territorio. Su questa importante azione abbiamo già avviato un’interlocuzione con il Ministero degli Esteri e siamo pronti a partire al più presto. L’Italia non dimentica l’Afghanistan: abbiamo il dovere morale di impegnarci con ogni mezzo per garantire la libertà, la dignità e i diritti dei cittadini afghani.
Presidente Regione Lazio