Fine vita per «fiducia»? No, e non è all'orizzonte
Gentile direttore,
come 'Avvenire' ha scritto nelle sue cronache, per il 30 gennaio prossimo venturo è stata calendarizzata la discussione sul «fine vita» alla Camera. Chiedo la sua opinione: è nuovamente possibile che il Governo ponga la fiducia, come avvenuto per le «unioni civili» e che l’Italia si ritrovi il giorno dopo con la legge approvata? Grazie.
Non credo che sia possibile, gentile signora Sartori. Anche se nel nostro Paese - negli anni della cosiddetta Seconda Repubblica e in questi di ulteriore e tumultuosa transizione - si è fatto davvero di tutto a colpi di voto di fiducia, non mi sembra che sia nell’orizzonte politico del governo guidato da Paolo Gentiloni una mossa di questo tipo. Il testo sul «fine vita» (o, se si preferisce, sulle Dat) all’esame del Parlamento merita di essere corretto con giudizio e pienamente nel segno dell’alleanza tra paziente e medico, come abbiamo spiegato sulle nostre pagine. Se così non fosse, meglio che resti dov’è e com’è. Cioè in una bozza non tradotta in legge.