Il direttore risponde. «E no: i figli non si "fanno", si hanno» Ma il nostro fare continua il fare di Dio
Caro direttore,
le scrivo in merito all’articolo di Paolo Ferrario a pagina 5 di sabato 20 febbraio. Già il titolo non mi è piaciuto: «Diamo alle giovani coppie la possibilità di fare figli». "Fare" figli? Ma i figli non sono un dono di Dio? Leggo l’articolo: «Non siamo il Paese che fa meno figli». «I tedeschi non fanno più figli». Allora non era un errore. Mi dispiace che chi ha usato questo termine sia Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica. Insegno religione e a scuola ai miei alunni dico che i figli si hanno, non si "fanno" come una torta o un piatto di pasta. Le sarei grato se "Avvenire" non usasse più questo verbo riferito ai figli. Grazie.
Andrea Zanello, Vercelli