Opinioni

Domanda chiara di azioni di governo attente ai problemi della gente

Marco Tarqunio giovedì 29 settembre 2022

Gentile direttore,
un umile parere tra i tanti sul risultato del voto. Il popolo italiano, che ha votato in questo modo, ha dichiarato di volere un governo diverso, perciò ha scelto chi al governo finora non c’era. La gente comune ha voluto dire che alcune esigenze fondamentali sono state troppo trascurate dal governo attuale: anzitutto il bisogno di ricevere cure. Questo governo non ha messo mano in alcun modo al problema della sanità che affligge sia il comune cittadino, sia gli operatori sanitari ospedalieri, stremati da una carenza tragica di personale a cui non si è data alcuna soluzione. Poi la gente ha voluto segnalare che alcune forze politiche al potere hanno pressoché imposto una mentalità culturale dannosissima, in particolare per le nuove generazioni. Moltissimi italiani sono pronti a riconoscere a Draghi la sua eccellenza in ambito economico, ma occorreva dare ascolto ad altre esigenze che forse vengono addirittura prima dell’economia. Molti italiani avrebbero voluto potersi riconoscere in un partito – ma non l’hanno trovato – che, insieme alle precedenti esigenze, sapesse proporre un’alternativa di pace rispetto al devastante conflitto in atto in Europa. La maggioranza degli italiani non ha certo fatto una scelta fascista o sovranista (come anche alcuni leader e media stranieri sembrano voler interpretare, insistendo su slogan irreali): chiedono solo un governo che ascolti le loro esigenze, che si pieghi molto di più sui problemi della gente, che registri davvero i bisogni essenziali ed elabori soluzioni; e per tutti questi motivi sarà chiesto un impegno grandissimo a chi ora si accollerà l’onere di governare.

Agnese Migliore


Questa che lei richiama, gentile e cara amica, è la domanda che sale “dal basso”, dalla realtà di vita di italiani e stranieri residenti, come abbiamo segnalato più volte. Una domanda concreta, che riguarda povertà, sanità, lavoro, disuguaglianze, autentici diritti e doveri di cittadinanza. Come lei, anch’io, penso che ci sia in più e, per prima, anche un’attesa di pace poco e male rappresentata sinora dalla nostra classe politica. Non si tratta di ideologismi astratti. In forza del voto di poco meno dei due terzi degli italiani e delle italiane e della pur imperfetta legge elettorale vigente a questa domanda e a questa attesa è chiamata a dare risposta una solida maggioranza parlamentare di centrodestra, guidata da una leader di destra, del tutto “nuova” in questo ruolo, anche se è una politica esperta e ha già ricoperto in passato alti ruoli istituzionali e di governo. Chiara la domanda, vedremo la qualità e l’efficacia della risposta che dovrà essere articolata in modo responsabile e in un tempo davvero drammatico.