Gentile direttore, la vita e la salute sulla Terra sono decise da Dio, ma molto dipende – al bisogno – anche dalle mani in cui finisci per le cure... E da quante cure e attenzioni puoi ricevere.

Per questo, gentile ingegner Barraco, i nostri vecchi ci hanno insegnato a dire «Aiutati, che Dio t’aiuta» e nella nostra società – che, come mi piace dire “respira cristiano” da secoli – è cresciuta attraverso tante buone pratiche, sino a farsi lettera e spirito della Costituzione e delle Leggi repubblicane, l’idea forte di una responsabilità comunitaria per assicurare cura e attenzioni a tutti e a ciascuno. Un dovere presidiato da Stato e garantito anche da servizi promossi “dal basso”, dalla società civile. Oggi dovremmo saper dire tutti insieme: «Aiutiamoci, che Dio ci aiuta». E questo tanto di più in un’Italia che invecchia e si fa più bisognosa di buone cure e di solidarietà intergenerazionale. Dovrebbero ricordarselo soprattutto gli spacciatori di slogan iper-competitivi e individualisti. E dovremmo dimostrarcelo a vicenda, molto di più, un po’ tutti. (mt)