Il direttore risponde. De Gasperi e la pazienza degli elettori
Gentile direttore,
in una situazione italiana così difficile dal punto di vista economico e sociale, vorrei chiederle come sia possibile conciliare l’attuale classe politica con soluzioni effettive di concreta utilità per i cittadini e soprattutto per i giovani. Le risposte che si sono viste sembrano frutto più di improvvisazione che di effettiva competenza e professionalità. Come cittadini non abbiamo la possibilità di cambiare tali persone, stabilite di fatto dalle segreterie di partito, e le decisioni che prendono costoro non paiono avere alcun segno di equità e giustizia. Non se ne vergognano neppure davanti all’opinione pubblica nazionale e internazionale. Ho letto recentemente una biografia di De Gasperi: quale dignità e dirittura morale! Gli odierni politici non reggono certo il confronto, né danno segno di ravvedersi con pubblici esempi. Tanto per dirne una: si fa un referendum per abolire il finanziamento ai partiti e lo aggirano con il nome di "rimborso spese elettorali". Perché non rinunciano almeno a quei soldi che gli italiani non vogliono dare loro? Mi chiedo e le chiedo: cosa posso/possiamo fare fare come cittadini? Anche noi abbiamo una dignità e faticando ad arrivare alla fine del mese ci si sente davvero offesi. In attesa di cortese risposta attraverso il nostro quotidiano, ringrazio per la pazienza di aver letto il mio sfogo e porgo cordiali saluti.
Alessandro Serafini, Bologna