Appello. Dare vita a un movimento popolare per rinvigorire la democrazia
Caro direttore,
di fronte agli eventi che hanno provocato la caduta del governo Draghi e lo scioglimento anticipato del Parlamento, i sentimenti che prevalgono in tutti noi, che abbiamo a cuore le sorti del Paese, sono di frustrazione, delusione e rabbia. Le forze populiste hanno fatto cadere un governo che ha avuto il merito di riportare l’Italia a un ruolo di leadership in Europa e nel mondo, di aver accelerato la campagna vaccinale contro la pandemia e, soprattutto, aver avviato il Pnrr per far ripartire l’economia nazionale.
L’interesse del Paese avrebbe richiesto che il governo continuasse il suo lavoro per affrontare le questioni più urgenti (i progetti del Pnrr da approvare, la legge di bilancio da presentare, la crisi energetica, l’inflazione crescente, la crisi climatica). Una scelta irresponsabile che richiede una mobilitazione delle forze sane del Paese per garantire nella prossima legislatura, innanzitutto, la piena attuazione del Pnrr, ma anche la riduzione delle diseguaglianze sociali, una più equa remunerazione del lavoro e una decisa accelerazione sulla transizione ecologica, privilegiando le fonti rinnovabili, per contrastare la crisi climatica. In altre parole promuovendo l’attuazione dell’agenda contenuta nella Laudato si’. E infine un ultimo aspetto, forse il più importante, quello che ciascuno di noi veramente desidera: la Pace, intesa non solo come assenza di conflitti, ma, soprattutto, come risultato della concreta promozione di un clima di fraternità sociale e civile. Sarebbero, questi punti, la completa applicazione della prima parte della nostra Carta costituzionale.
Perciò, consapevoli dei rischi a cui siamo esposti e convinti che la prospettiva di affidare il Governo nelle mani di classi dirigenti dimostratesi fino a oggi poco credibili sia un pericolo ancora più grave, invitiamo quanti hanno a cuore il bene comune dell’Italia e dell’Europa a dare vita a una mobilitazione popolare che alle prossime elezioni sostenga le forze politiche che assumano nel proprio programma le urgenze sopra elencate.
Occorre ricostruire al più presto un’area popolare che restituisca visione e vitalità alla Politica. Come ha ricordato anche papa Francesco, infatti, più che di populismo oggi c’è bisogno di popolarismo. C’è bisogno di offrire al più presto un’alternativa popolare a chi non si sente più rappresentato, a chi è stanco di votare 'turandosi il naso' e a chi non riesce più neanche a votare col naso turato. C’è bisogno di candidati credibili e riconoscibili sui territori capaci di dare risposte a chi ha a cuore i diritti sociali, alle famiglie e ai giovani che faticano a immaginarsi un futuro, al ceto medio impoverito, agli artigiani che arrancano, alle professioni che faticano, alle imprese che hanno a cuore i posti di lavoro oltre che gli utili, alle istanze e alle aspirazioni di quella grande porzione di elettorato che è stata delusa dagli ultimi avvenimenti e che ritiene di essere da tempo inascoltata. In una parola c’è bisogno di riavvicinare la Politica ai cittadini per far tornare i cittadini a interessarsi nuovamente della Politica.
Per tutti questi motivi, nell’intento di dar vita a un nuovo movimento popolare, che valorizzi le energie e le competenze in particolare delle nuove generazioni, per la difesa dell’ambiente, della Costituzione nei suoi princìpi fondamentali, e della democrazia parlamentare, proponiamo di costituire fin da ora un forum permanente dove tutte le persone di buona volontà, le associazioni e i movimenti, possano confrontarsi e dialogare già a partire dal prossimo autunno per rafforzare il senso di comunità nel Paese e in Europa e per dare vita ad un soggetto 'nuovo', capace di trasferire alle Istituzioni le istanze dei cittadini, come prevede la Costituzione, di proporre un progetto sostenibile per il futuro del Paese e dell’Europa e di confrontarsi, nei momenti opportuni, con i partiti negoziando scelte politiche e candidature.
L’appello è rivolto a tutti noi, cittadini, indipendentemente dalla propria sensibilità politica, perché è necessario che i partiti avvertano la spinta che oggi viene dalla società civile.
Associazione Nuova Camaldoli A.p.s.
Paolo Magnolfi, Cecilia De Meo, Dante Monda, Costanza Tellini, Giulio De Rita, Patrizia Galardi, Francesco Gagliardi, Maria Bastianelli, Silvio Minnetti, Stefano Castellini, Anna Chiarini, Carlo Cirotto, Mauro Lozzi, Anna Tessari, Fazio Bianco, Chiara Fatini, Andrea Mugnaini, Gehan Saad, Lorenzo Orioli, Rosario Sferruzza, Silvio Sferruzza, Angelo Passaleva, Marco Parrini, Paola Serra, Maurizio Castaldini, Stefania Mazzocchi, Sergio De Carolis, Anna Serena Velona Grechi, Andrea Corsalini, Silvia Fogliuzzi, Mario Sperandini, Franco Biancofiore, Alberto Ardiccioni, Samir Beshay, Emanuel Beshay, Massimo Catarini. Filippo Casini, Jacopo Butini, Gianluca Mugnaini, Antonella Mannini, Anna Rita Palmieri, Vincenzo (Enzo) Sferruzza, Ilaria Sferruzza, Roberto Mastrantonio, Giovanni Casini, Martina Sferruzza, Pietro Rosellini, Antonio Alfonso, Marco Salvatori, Giuseppe Consentino, Loretta Maienza, Silvia Magnolfi, Joseph Farrugia, Teresa Poggi, Saverio Lesti, Patrizia Mugnone, Marco Masotti, Stefano Castellani, Kirollos Naem, Youssef Awatef, Marzia Bigliazzi, Giuseppe Baragatti, Camilla Farini, Sergio Rancati, Antonio Stefania, Giuseppe Morelli, Laura Giachetti, Luigi Latina, Adriano Lo Monaco, Anna Vignali, Ivano Mariconti, Costantino Bolis, Rodolfo Defferara, Silvestro Costanzi, Enrico Molinari, Elena Masini, Valerio Vannini, Giovanni Daffra, Flora Coralli, Luigi Caselli, Sauro Borselli, Anna Parrini, Domenico Parrini, Benedetta Gagliardi, Danilo Boneschi, Michael Evoon, Franca Manetti, Giulia Bottegoni, Yuossef Raafat, Maria Chiara Occhipinti, Roberto De Flora, Stefania Bacci, Francesca Gagliardi, Adriana Grassi, Maria Grazia Comparini, Giovanna Montepagani, Roberto Genesio, Maria Serena Asso, Carla Gifford, Alessandro Ricci, Laura, Agostino Guazzini.