Il direttore risponde. Cuba, silenzi presunti e lenti sfocate
Caro direttore,
mi sembra proprio il caso di parlare di una strana dimenticanza-stampa (anche di parte cattolica, con Avvenire e Famiglia Cristiana) sul viaggio del Papa a Cuba. La promessa di Raul Castro non era stata quella di liberare 2.900 prigionieri dissidenti cubani rinchiusi nelle carceri del regime? La visita di Benedetto XVI non doveva essere l’occasione favorevole per un nuovo atto di clemenza – dopo quello compiuto con Giovanni Paolo II – del dittatoriale regime comunista cubano? Invece non si è appreso nulla di questo genere, se non la notizia, riferita dalla stampa (anche cattolica) che Fidel ha chiesto al Papa di indicargli dei libri che lo aiutino a comprendere il significato della parola "cristiano". Decisamente poco, al punto da farmi giudicare inutile la visita di Benedetto XVI a Cuba. Mi raccomando, direttore, cestini questa lettera, perché il popolo cristiano non deve sapere. Distinti saluti.
Angelo Simonazzi, Poviglio (Re)