Il direttore risponde. Crescere, come “cresce” il pane
Gentile direttore,
oggi si mette in discussione l’articolo 18 dicendo che così si incoraggerebbero le imprese (italiane e straniere) a investire nel nostro Paese. In nome della crescita. E se invece che cercare la crescita tornassimo a un modo di vivere più sobrio, meno consumistico, più realmente spirituale? Se le imprese (ammesso che fare impresa sia morale) rinunciassero almeno a una parte del loro profitto per poter far vivere decentemente i loro operai? Non trova che tutto ciò sarebbe veramente cristiano?
Nicoletta Nomellini