Il direttore risponde. Responsabilità di tutti gli adulti costruire un’Italia migliore
Caro direttore,
chissà quando riusciremo a vedere un’Italia migliore, in tutti i sensi. Potremmo cominciare a farla migliore noi, gente comune, nel nostro piccolo, con semplici gesti, finalmente con una vittoria sulla pigrizia e rassegnazione, evitando per una volta i “tanto cosa cambia” e i “così fan tutti”, senza abbandonarci alla sfiducia e allo sconforto, ma rimettendo in moto quell’energia e creatività, che tante volte ci hanno risollevato nei periodi più bui della nostra storia. Il momento attuale fa registrare freddezza e disimpegno, soprattutto da parte dei giovani, non solo nei confronti della politica, ma anche verso un’attiva partecipazione sociale. La colpa probabilmente è di noi adulti, ma anche della stessa politica, che con le sue contraddizioni, fa di tutto per raffreddare gli entusiasmi e allontanare da sé le nuove generazioni. Cominciamo a credere davvero che un’Italia migliore possiamo contribuire a costruirla anche noi quotidianamente, col nostro modo di vivere, col nostro senso morale, con la nostra onestà, col nostro talento, difendendo l’ambiente, col rispetto della legge scritta e non scritta e con la coscienza che non ci sono diritti da riscuotere se non si pagano i doveri. Pensando anche alle future generazioni, altrimenti destinate a un triste esilio.
Michele Massa, Bologna