Opinioni

botta e risposta. Convinzioni «onorevoli» su Ustica ma la caccia alla verità è più avanti

sabato 2 aprile 2016
Gentile direttore, la recensione del film 'Ustica' di Ezio Martinelli ('Avvenire', giovedì 24 marzo 2016) ripete tesi già smontate con sentenza passata in giudicato dalla Cassazione Penale e dalla Commissione Parlamentare sulle stragi. Per quanto mi riguarda ho più volte riferito in Parlamento a nome del Governo italiano che quello della ipotesi della battaglia area e del missile non ha alcun fondamento, mentre la Commissione tecnica internazionale ha individuato senza alcun dubbio nell’esplosione di una bomba nella toilette di bordo la causa dell’abbattimento del DC9 Itavia. Carlo Giovanardi, senatore Gentile direttore, con riferimento alla recensione del film 'Ustica', in particolare al passaggio in cui si afferma che la vicenda nelle aule parlamentari è stata «sbranata da depistaggi, menzogne» ecc., trovo che, per quanto attiene alla Commissione Stragi della XIII legislatura (di cui ero vicepresidente) i depistaggi e tutto il resto erano addebitabili a chi sosteneva la tesi della 'battaglia aerea'. Gli Atti specifici, se letti bene, parlano in questo senso. Vedasi a tal proposito: resoconto audizioni dei tre pubblici ministeri (22, 29 settembre 1998; 20 ottobre 1998); resoconto settantacinquesima seduta (12 dicembre 2000); elaborato 'Sciagura aerea 27 giugno 1980' inserito nella pubblicazione Doc XXIII n. 6 VOL. Primo Tomo III Commissione Stragi (ed. 26 aprile 2001). E ciò per non citare le nette smentite sulla battaglia aerea in sede dibattimenti e sentenze penali con peso probatorio elevatissimo. Vincenzo R. Manca, già senatore e vicepresidente della Commissione bicamerale terrorismo e stragi' nella XIII legislatura Gentile direttore, ho letto l’articolo che illustrando un film in uscita sulla strage di Ustica conteneva affermazioni francamente fuori da ogni verità. Sono stato vent’anni fa segretario della Commissione Terrorismo e Stragi e quindi rivendico qualche conoscenza dei fatti e dei documenti. Assolutamente è da rispettare e onorare la memoria delle vittime, ma credo sia doveroso rispettare anche coloro i quali sono stati accusati ingiustamente... e non ultima l’intelligenza. Capisco che il nostro Paese sia curiosamente portato a privilegiare le convenienze piuttosto che i dati di fatto, ma la magistratura competente a determinare lo svolgimento di un fatto delittuoso è la magistratura penale. Sottolineo che nel nostro caso in tre gradi di giudizio, ripeto in tutti e tre i gradi di giudizio, è stato stabilito che nessun dato rilevante per individuare le cause del disastro è stato nascosto, manipolato o modificato. Intorno al Dc9 non vi erano aerei e nessun missile lo ha colpito. Poi, che intorno ai milioni di euro di risarcimento ci sia particolare accanimento è comprensibile. Però, essendo un cittadino che paga gli errori dello Stato, vorrei che a stabilire tali errori non fossero né la fantasia né l’opinione di un giudice civile che sulla base del 'suo convincimento' determina quello che pur non essendo accaduto si vuole accaduto. Eugenio Baresi, già deputato e segretario della Commissione bicamerale terrorismo e stragi nella XII legislatura Certe onorevoli convinzioni e proteste continuano a sorprendere non solo me, ma anche il direttore che mi affida la risposta a queste lettere. Il film di Martinelli 'Ustica', di cui mi sono ovviamente occupato nella mia recensione, offre una ricostruzione realizzata in modo rigorosamente documentale. Che quella terribile sera nei cieli italiani sopra Ustica ci fosse uno scenario assai simile a una battaglia aerea, è purtroppo certezza acquisita da tempo, anche in sede giudiziaria. Si può ovviamente essere d’accordo o meno con la 'lettura' della tragedia da parte del regista, ma non si possono dimenticare gli elementi emersi in questi anni. E nemmeno le parole del giudice Rosario Priore, che a lungo indagò su Ustica: «La verità finalmente si sta facendo strada e solo chi è in malafede si rifiuta di vederla». Le ha pronunciate giusto lo scorso gennaio, commentando le rivelazioni di Canal Plus, secondo cui il Dc9 Itavia venne abbattuto da un caccia francese. Pino Ciociola