L’intervento. Col Garante di tutti: no a giochi distruttivi serve mobilitazione
Caro direttore ci sono momenti in cui il sindacato è chiamato a una chiara assunzione di responsabilità per difendere i princì pi costitutivi della nostra Repubblica, fondata su un rapporto di giusto equilibrio tra gli Organi costituzionali, il Parlamento, la politica, la società civile. Il suo lucido editoriale di ieri ha pienamente colto quali siano oggi i rischi che il nostro Paese sta correndo a causa dei «giochi partitici» e degli attacchi pretestuosi e vergognosi nei confronti del ruolo di garanzia costituzionale esercitato dal presidente Mattarella a tutela della collettività.
Stiamo già tutti pagando con l’aumento dello spread e degli interessi sul debito pubblico i costi pesanti di questa fase turbolenta e irresponsabile della vita politica del nostro paese. Ha ragione 'Avvenire' a sostenere che dietro «slogan e facilonerie» sull’Unione Europea e sulla moneta comune ci sono i risparmi delle famiglie, il lavoro di milioni di persone, la sopravvivenza di imprese grandi e piccole. Di fronte all’attacco davvero inquietante, senza precedenti nella storia repubblicana, verso le prerogative costituzionali esercitate dal Presidente della Repubblica a garanzia della collocazione storicamente europea del nostro Paese, la Cisl non può rimanere immobile o silente, nel mentre vengono messi in discussione seriamente i pesi e i contrappesi che regolano i rapporti tra i poteri costitutivi dello Stato.
La difesa della Carta costituzionale è un principio fondativo per la Cisl. La costruzione dell’Europa unita è nel Dna stesso di ogni cislino e cislina. Sono valori per noi irrinunciabili. Ogni qualvolta è stata messa in discussione l’unità del Paese e la garanzia di una normale e corretta dialettica democratica, il sindacato, e la Cisl in particolare, sono stati sempre un baluardo, un argine forte contro ogni deriva antidemocratica, populistica, avventuristica. I valori del lavoro, della giustizia sociale, della tolleranza, dell’accoglienza e del rispetto della persona sono princìpi essenziali e indissolubilmente legati tra loro nella nostra Carta Costituzionale, basi della nostra democrazia.
Essi costituiscono il perno, l’architrave su sui cui si regge la nostra convivenza civile e sociale. Ecco perché in queste ore così delicate e difficili per l’Italia, abbiamo lanciato un appello accorato a tutti i nostri iscritti, ai militanti, ai delegati e ai dirigenti: dobbiamo mobilitarci per garantire il rispetto delle regole democratiche e rimettere al centro della dialettica politica le attese e gli interessi dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani e dei disoccupati.
Una Europa solidale e del lavoro, una politica di crescita basata su più investimenti pubblici e privati, un fisco più equo, il riequilibrio economico tra Nord e Sud, uno sviluppo industriale più rispettoso dell’ambiente, la lotta alla povertà, la sicurezza in tutti gli ambiti della vita civile e sociale: sono queste le grandi questioni aperte nel nostro Paese che vanno affrontate con pragmatismo e uno spirito costruttivo, valorizzando anche il contributo del sindacato e la partecipazione dei lavoratori. Non si possono mettere in discussione i valori, le garanzie di libertà e i diritti inviolabili scolpiti nella nostra Carta costituzionale per interessi di partito o personali.
Valuteremo con oculatezza nelle prossime ore, assieme agli amici di Cgil e Uil, quali iniziative sindacali intraprendere per ribadire la nostra vicinanza e solidarietà nei confronti del Presidente della Repubblica, a tutela del ruolo e della funzione istituzionale così importante che egli rappresenta per tutti gli italiani. Sarà una risposta chiara, pacifica, autonoma, come abbiamo sempre fatto nella nostra lunga storia, affinché nel Paese si affermi una forte identità politica, sociale e culturale a difesa delle istituzioni democratiche e delle garanzie sancite nella nostra Carta costituzionale.
Segretaria generale della Cisl