Il direttore risponde. Bufale, malizie e altri giochetti
Gentile direttore,
ho letto con una certa preoccupazione una lettera al "Foglio" che rilancia la notizia divulgata dal sito online del senatore Ignazio Marino (Pd) di finanziamenti assegnati dal ministro Andrea Riccardi ai programmi di "salute riproduttiva" dell’Onu. Questa storia, finora, sulla stampa, è stata pubblicata solo dal "Foglio". Mi chiedo e le chiedo: perché tali notizie si vengono a sapere solo dal "Foglio"?
Perché Avvenire non ne ha parlato dal momento che i lettori hanno il diritto di essere informati? Cordialmente
Maria Vittoria Pinna, Cagliari
Caro direttore,
circola la notizia, lanciata da Ignazio Marino, che l’Italia contribuirà con 500mila euro a un programma dell’Onu per la 'salute riproduttiva', noto eufemismo per nascondere il sostegno all’aborto, alla contraccezione e alla sterilizzazione. I fondi verranno dal ministero retto dal cattolico Andrea Riccardi, molto vicino al nostro giornale. Le dispiace confermare o smentire la notizia, prendendo posizione in merito?
Enrico Assorati, Rimini
Gentile direttore,
vorrei chiedere dei chiarimenti in merito alla notizia apparsa sul sito online del senatore Marino, riguardante un possibile finanziamento del ministro Riccardi al programma dell’Onu sulla 'salute riproduttiva'. Vorrei sapere sia la vostra posizione in merito, dato che su Avvenire non ne ho riscontrato notizia, sia perché – giustappunto – essa non è stata da voi rilanciata.
Distinti saluti
Lorenzo Bianchi
Il web è uno spazio straordinario e utile. L’importante, cari amici, è non dimenticare mai che è anche una prateria dove scorrazzano mandrie di "bufale". Noi di Avvenire cerchiamo di individuarle e tenercene rigorosamente alla larga. Altri invece le alimentano. Altri ancora si fanno travolgere: per noncuranza, per negligenza o magari nella maliziosa illusione di cavalcarle. È così anche stavolta. La notizia di un contributo del Ministero italiano retto da Andrea Riccardi al programma dell’Onu che punta a non far fare figli ai poveri del mondo attraverso aborti, sterilizzazioni di massa, farmaci e altri mezzi contraccettivi (questa è la cruda realtà dissimulata sotto la formula da Paesi ricchi 'salute riproduttiva') semplicemente non esiste. E dunque è falsa. Falsa ovunque e da chiunque sia stata propagandata (anche se di mezzo c’è pure un senatore della Repubblica, che non è l’oracolo di Delfi e, almeno per ora, neanche la voce o il suggeritore del governo). Chi la mette in circolo – poco importa con quale movente – si fa complice di falsità. Avvenire non fa di questi giochetti politici e giornalistici. Di fatti veri da raccontare e commentare ce ne sono a sufficienza. E alle notizie che vale la pena segnalare, alle battaglie che meritano di essere affrontate, noi mai abbiamo rinunciato. Molto spesso in "quotidiana" solitudine.