Il miracolo dell'albero e della talea: resistere alla morte
L’intelligenza
degli esseri umani non è l’unica intelligenza del pianeta. Accanto alla nostra
c’è quella diversa degli animali, quella degli insetti, e quella ancora diversa
delle piante. La botanica e le altre scienze ci stanno mostrando che le piante
e i vegetali sentono, imparano, vedono, soffrono, ricordano, decidono, si
aiutano e collaborano tra di loro, e sono molto più simili a noi di quanto
pensiamo. Questo lo sanno bene i contadini e i giardinieri, che ogni giorno
vedono e sentono che le piante reagiscono ai tocchi delle loro mani, che il
loro comportamento risponde anche a una legge di reciprocità, tra di loro e con
noi. Vivono e crescono bene nei nostri giardini e nelle nostre case quando
trovano in noi compagni solidali, e appassiscono anche perché assorbono le
nostre nevrosi e negatività – la morte di una pianta accanto a noi è sempre un
messaggio.
Tutti
possiamo sperimentare la ricchezza della vita delle piante, ma dobbiamo entrare
in un bosco o in un parco senza fretta, senza cuffie, senza correre concentrati
solo sulle nostre calorie. Siamo circondati da molti linguaggi che non capiamo
più, perché un giorno ci siamo messi a correre troppo velocemente, dando inizio
alla progressiva estinzione di molte lingue non-umane che avevano abitato la
terra per millenni – solo rallentando e mettendoci al loro passo possiamo
risintonizzarci con la "voce" delle piante e di molta altra vita.Gli alberi
e il mondo vegetale hanno una caratteristica fondamentale dominante: sono
ancorati al suolo, hanno radici. Questo ancoraggio alla terra è stato un grande
svantaggio evolutivo, perché impedisce alle piante di fuggire dai predatori o
di spostarsi durante le crisi dell’ambiente circostante (incendi o mutamenti
climatici). Stanno lì, ferme e mansuete di fronte a noi – non c’è docilità più radicale
di quella di un pesco o di un giunco. Così, nel corso di qualche milione di
anni, hanno dovuto imparare a sopravvivere perdendo anche il 50 o l’80% del
loro corpo, riuscendo a non morire anche quando vengono divorati e ridotti a
poca cosa. Per riuscire in questa operazione che a noi appare come un autentico
miracolo, le piante svolgono le loro funzioni vitali con tutto il loro
corpo.