Opinioni

Tasse . Blitz del fisco, la lezione di Cortina

Umberto Folena giovedì 3 aprile 2014
Fu il blitz di San Silvestro. Gli ottanta i­spettori dell’Agenzia delle entrate atte­sero l’alba dell’ultimo giorno dell’anno 2011 per stringere in una morsa implacabile Cor­tina d’Ampezzo. Dalle 8 alle 24, un ripulisti in stile Tex Willer. Gli esultanti gridarono al­la giustizia che finalmente colpiva i ricconi (presunti) impuniti anziché accanirsi sui la­voratori dipendenti; i denigratori denuncia­rono lo show allestito a tutto beneficio delle telecamere e a danno dei commercianti tar­tassati. Il lato spettacolare ci fu, l’irritazione pure; ma ci fioccarono pure tantissimi scon­trini battuti in più e parecchie sanzioni. Quante? Ieri il direttore dell’agenzia, Attilio Befera, s’è tolto la soddisfazione di snoccio­lare cifre panciute alla Commissione finan­ze del Senato. Dal blitz di Cortina lo Stato ha incassato più di 2 milioni di euro: 1,2 da Ires e Irap, 224mila di Iva e 675mila in sanzioni. Molti in assoluto eppure briciole, se messi a confronto con il totale del gettito recuperato con i controlli del 2013, ben 13,1 miliardi. E i terribili ispettori, gli sceriffi dalla Colt facile? Negli ultimi due anni, i dipendenti dell’agen­zia sono passati da 49 a 40mila. L’agenzia di­magrisce, si fa più snella e agile, scova più ir­regolarità pur riducendo il numero dei con­trolli. In altri termini, ha migliorato la mira. E Cortina? E le altre località del turismo d’alto bordo, da Courmayeur alla Riviera del Levante ligure (Portofino, Rapallo...), bersagliate al­l’alba del 2012? Noi continuiamo a credere che la legalità – scontrini emessi, tasse paga­te – non sia in contraddizione con un com­mercio sano e florido. Ci ostiniamo a ritene­re che non sia necessario ricorrere a furbate piccole né grandi per far sorridere la propria azienda. E non riusciamo a credere che chi sfreccia a bordo di una Ferrari possa dichia­rare un reddito di poche migliaia di euro. Vogliamo bene a Cortina e a Portofino e ve­derle invase da eserciti di ispettori non ci ral­legra; ma è anche irritante scoprire che qual­cuno, pur vivendo nell’abbondanza, viene ostinatamente meno ai suoi doveri di citta­dino. Mai più agguati di Capodanno, dunque. Ma neppure la protervia di contribuenti ric­chi, infedeli e impuniti. ​