Anti-razzismo, un'orribile caricatura e la realtà di un impegno esigente
Signor direttore,
ma lei, come i suoi colleghi, si rende conto che a battersi e a scendere in piazza contro il (presunto) razzismo sono quelle stesse forze di sinistra che hanno voluto la legalizzazione dell’aborto con cui sono stati uccisi sei milioni di bambini italiani?
Ma si rende conto, gentile signora, che lei in poche righe fa una caricatura orribile della realtà? Si rende conto che, seguendo il suo approccio, si finirebbe per schierare l’intero 'popolo della vita' con i razzisti, che purtroppo non sono affatto presunti e stanno rialzando testa, voce e mani in tutto il mondo e anche in Italia? Sarebbe una contraddizione insostenibile, è un’affermazione insensata. Chi ama e difende la vita è l’esatto contrario di un razzista, ed è accogliente per definizione. Chi lavora, spesso attraverso la straordinaria opera di sostegno dei Centri di aiuto alla vita, sempre senza badare a passaporti, per far nascere bambini altrimenti destinati all’aborto, certamente non premedita di mettere in mano ai loro genitori di origine straniera un foglio di via... Grazie a Dio e all’intelligenza e al cuore di tanti le cose stanno diversamente da come lei dice. C’è, eccome, una destra anti-razzista, così come esiste anche una sinistra razzista, e c’è una destra abortista così come c’è una sinistra che non proclama affatto il 'diritto' all’aborto. È bene averlo chiaro, anche se questo non rende per nulla le cose più facili. Per respingere il veleno razzista e contrastarne gli effetti nel corpo vivo della nostra società – dove propagandisti senza coscienza e senz’anima hanno ricominciato a inocularlo – e per generare e radicare una autentica 'cultura della vita' bisogna saper essere uniti sull’essenziale. E io credo che sempre di più dovremo esserlo in questo tempo complicato ed esigente che ha enorme bisogno di fraternità e anche solo di umana coerenza. Solo così potremo vincere la sfida. Una sfida alla quale non possiamo sottrarci.