Ancora sui bimbi in chiesa: che fare? «Lasciate che vengano a me»
Gentile direttore,
le scrivo perché vorrei il suo parere su una questione spinosa: i bambini in chiesa. Spesso, soprattutto quando i pargoli sono molto piccoli, è difficile contenere la loro irrefrenabile vitalità, nonostante gli infiniti tentativi delle madri di tenere quieti i loro figli. Così ecco le urla, gli schiamazzi, i tonfi e mille altre distrazioni che impediscono ai fedeli di raccogliersi in preghiera. Non credo di soffrire del “complesso di Erode”, ma l’incontro settimanale con Dio in chiesa per me è di vitale importanza e, quando occorrono situazioni di questo genere, mi chiedo se non sarebbe il caso di invitare i bambini in chiesa solo quando essi siano in grado di tenere un comportamento consono alla situazione. Purtroppo non ho figli e quindi il mio punto di vista potrebbe non essere imparziale. Con stima e affetto.
Fabio Rosana, Fossano
«Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite», sta scritto (cfr. Marco 10,13-16). E questo, gentile amico, è l’unico parere che mi sento di dare su una questione sempre ritornante. Ma Gesù non ha mai detto che i genitori non debbano fare i genitori, e – mi creda – si può fare. Con dolcezza e fermezza , in ogni situazione e più che mai in chiesa. Posso confermarglielo da padre e anche da nonno.