A voi la parola. Anch'io sono con voi: «Non lasceremo mai solo il Papa»
Caro direttore,
la trasmissione “Atlantide” andata in onda su La7 mercoledì 30 settembre mi ha sconvolto per come è stata strutturata e condotta (non tanto per quanto raccontato da Fittipaldi: si tratta di fatti che devono trovare riscontro e sui quali nessuno ha potuto intervenire, nemmeno padre Spadaro, che è stato presente “senza voce”, e secondo me alquanto a disagio). Vi ringrazio perciò per l’editoriale del primo ottobre di Matteo Liut («Non lasceremo mai solo il Papa»), che ho molto apprezzato e di cui mi piace qui sottolineare la parte conclusiva: «Stiamo dalla parte della logica mondana che legge tutto come gioco di potere, o dalla parte di Francesco e dei “suoi” ultimi, che sono la “carne di Cristo”? Domenica ci è data un’occasione preziosa: quella di dare una mano concreta al Papa e, come scrive il vescovo segretario generale, “far arrivare lontano il suo cuore”. Un cuore, quello di Francesco, che anima una rete grande come l’intero pianeta: ecco perché l’Obolo di San Pietro sostiene anche quelle strutture che permettono alla Chiesa di essere presente e agire in nome del Vangelo là dove l’umanità ha più bisogno. E donando è un po’ come se anche noi arrivassimo lì, assieme al successore di Pietro. Questo è ciò che conta». Grazie “Avvenire”.
Grazie a lei, cara signora Moro. Noi di “Avvenire” non sottovalutiamo nulla, consideriamo con attenzione e preoccupazione tutto, evitiamo ogni ingiusta reticenza, ma non condanniamo mai nessuno sulla base di elementi sommari e mediatizzati (da cronisti sappiamo bene che cosa può significare). E, soprattutto, teniamo in massimo conto parole e gesti del Papa. Al quale siamo accanto con tutto il cuore, sostenendo anche quest’anno – come sempre – la sua azione e la sua carità.