Il direttore risponde. Accudimento non «accanimento»
Caro direttore,
lo scorso anno in agosto, con il consenso dei figli, chiesi – quale tutore – l’applicazione del sondino gastrico (Peg) per mia moglie affetta dal morbo di Alzheimer da oltre quindici anni e colpita in quel periodo da "polmonite ab ingestis". La scelta si mostrò valida. Mia moglie si riprese molto bene e gli esami clinici di controllo risultano tutt’oggi nella norma. L’assistenza continua, attenta e amorevole, le concede una vita accettabile, dignitosa e umana. È il centro dell’attenzione dei famigliari e degli amici e, nel suo silenzio, ricambia a tutti noi letizia e serenità. Qualcuno magari parlerebbe di «accanimento terapeutico» anche in questo caso, ma è stata un scelta propizia. Resta il dubbio se la scelta fatta dal tutore, cioè da me, sarebbe stata da lei rifiutata... Mi auguro di no. Cordiali saluti.
Piero Cornacchia, Maniago (Pn)