Il direttore risponde. A chi appartiene il futuro? Ai generosi E generarli spetta a ognuno di noi
Caro direttore,
Francesco, anni 21, laurea triennale in Ingegneria Elettronica / Electronic Engineering (corso in inglese) conseguita brillantemente il luglio scorso al Politecnico di Torino, si trova ora a Shanghai dove conseguirà la doppia laurea cinese (grazie al lungimirante progetto di collaborazione fra il Politecnico torinese, quello milanese e la Tongji University). Ma prima deve seguire, oltre ad alcuni corsi, un tirocinio presso un’azienda a Shanghai, avendo già frequentato in Cina il secondo anno accademico, nel 2012/2013. A tal fine ha inviato da luglio duecentocinquanta curricula a tutte le società dei cinque continenti basate a Shanghai con qualche attinenza ai temi dell’ingegneria elettronica, ottenendo una quindicina di risposte (parecchie di cortesia), quattro colloqui di cui due soltanto telefonici, nessuno dei quali si è finora concretizzato. Eppure Francesco continua a cercare, con testardaggine. Anche là non è facile. Nel paese della prima economia al mondo, dove si conversa nella lingua più parlata e più ostica del globo e dove città e infrastrutture crescono alla velocità della luce. Nella città diventata cuore pulsante di quel fervore. Ma Francesco non demorde ed è sicuro di trovare, a giorni, una bella opportunità che lo porterà alla laurea cinese e poi a una magistrale a Torino, Hong Kong o a Chicago. il futuro appartiene a giovani così. Che non si arrendono mai e gettano le fondamenta della propria vita su un terreno bello, fertile e ricco di sorprese nonostante tutto, che si chiama mondo.
Teresio Asola, Torino