Migranti. Uomo in mare! Un video contro la montagna di indifferenza che ci acceca
Il mar Mediterraneo continua a essere un cimitero. Provando ad attraversarlo, nel 2023 sono morte o scomparse almeno 2.678 persone. Dal 2014 ad oggi, le vittime sono state più di 28mila.
Donne, uomini, bambini e famiglie sono annegati cercando di raggiungere l'Europa per avere un futuro e per vedere i loro diritti rispettati.
In assenza di canali sicuri e legali di accesso, il lavoro della flotta civile è fondamentale per non rimanere a guardare. È il messaggio lanciato dal video di Emergency realizzato in collaborazione con Ogilvy. Un augurio per il nuovo anno e una pratica messa in atto da Emergency che, oltre al lavoro nelle zone di guerra e crisi, con la sua nave Life Support si occupa di soccorrere le persone migranti che attraversano il Mediterraneo centrale, una delle rotte migratorie più pericolose al mondo.
Nel breve filmato di Emergency e Ogilvy “Uomo in mare”, è messa in scena una favola distopica: su una spiaggia assolata un bagnino prova a salvare una persona che sta annegando a pochi metri dalla riva.
I bagnanti lo bloccano con alcuni luoghi comuni su migrazioni e accoglienza: “Chissà da dove arriva quello lì”, “Ma poi dove lo mettiamo? Qui non ce lo voglio”, “Finché sanno che c’è qualcuno che li salva, continueranno a fare il bagno”. E ancora: “Quelli non hanno voglia di fare niente” e “Dovrebbero starsene a casa loro”. Circondato da un gruppo di persone che gli impediscono di muoversi, il bagnino non riesce a buttarsi in acqua. L’uomo in mare annega di fronte all’indifferenza collettiva.
“I diritti devono essere di tutti, altrimenti sono solo privilegi” diceva Gino Strada, fondatore di Emergency. Questa frase, che ispira ogni progetto di Emergency, ha ancora più senso scritta sulle murate della Life Support, la nave di Emergency che soccorre chi è costretto a rischiare la vita nel Mediterraneo per arrivare in Europa.
Servono canali di accesso legali e sicuri e una missione di soccorso coordinata a livello europeo, ma intanto non possiamo restare a guardare.
In un anno di navigazione e in quattordici missioni, la nave di Emergency ha soccorso 1.219 uomini, donne, bambini, minori che viaggiavano soli.