Africa. La Chiesa accanto ai profughi della guerra civile in Togo
L'équipe della Organisation de la Charité pour un Développement Intégral (Ocdi), nella , guidata dal reverendo padre Francis Amédé Barandao è impegnata per gli aiuti umanitari e caritativi per le popolazioni sfollate di guerra in alcuni villaggi della prefettura di Dankpen nel nord-ovest del Togo, nel diocesi di Kara, a seguito di un conflitto etnico iniziato nel maggio 2020 tra i Lamba e i Konkomba, due etnie confinanti.
Questo conflitto, degenerato in una vera e propria guerra civile, come spiega l'Agenzia Fides, ha causato morti, feriti gravi e danni materiali significativi inclusa la distruzione di case, raccolti, bestiame. Per ripararsi in questa situazione di insicurezza, le persone hanno abbandonato le loro case per cercare rifugio in alcune scuole e famiglie molto lontane. Vi sono più di 5.000 rifugiati, la maggior parte dei quali sono donne e bambini. Agenti protezione civile sono stati inviati sul posto dal governo per raggruppare i rifugiati nei siti preposti, al fine di proteggerli.
Il reverendo padre Francis Barandaoe il suo team diocesano Ocdi hano portato aiuti umanitari per i rifugiati, notando le necessità esistenti. Padre Francis ha quindi lanciato un appello urgente a tutte le parrocchie, le comunità religiose e tutte le persone di buona volontà attraverso la stazione di "Radio-Maria" Togo a Kara, chiedendo spontanee donazioni in denaro e in beni di prima necessità a beneficio di queste popolazioni in difficoltà.
L' assistenza portata da Ocdi non è solo materiale, ma anche spirituale e morale: i fedeli in Togo continuano a pregare hanno invocato l'assistenza di Dio per la pace e la sicurezza in queste zone travagliate del Paese.
A seguito della presenza e dell'impegno Ocdi diocesano, anche il governo è stato coinvolto adottando misure drastiche per porre fine al conflitto e far tornare le persone nei rispettivi villaggi e case. L'intervento del governo è stato però occasionale, lasciando le popolazioni sole davanti alle loro case danneggiate o demolite, con granai saccheggiati o bruciati.
I volontari cattolici cercano di consolare i cuori dei suoi fratelli e sorelle provati dalla sofferenza annunciando e testimoniando l'amore di Cristo Gesù. Anche gli sfollati non cristiani hanno apprezzato la presenza dei membri della Chiesa cattolica al loro fianco nella difficoltà.
(Il video è in francese, ma è possibile in "impostazioni" attivare i sottotitoli e poi scegliere la traduzione automatica in italiano)