Certe opere valgono da sole una mostra, soprattutto se firmate da un genio universale come Leonardo da Vinci (1452-1519). È il caso del
San Girolamo, al centro di un prestito eccezionale dei Musei Vaticani.
Fino al 20 settembre, sarà esposto in Francia, al Clos Lucé di Amboise, ovvero l’ultima dimora in cui visse il gigante rinascimentale. «È importante condividere il personaggio che ha permesso d’aver accesso alla parola di Dio», ha sottolineato
Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, alla presentazione per la stampa internazionale. Un riferimento a san Girolamo e al ruolo fondamentale del Padre della Chiesa, che attorno alla fine del IV secolo procedette alla stesura della Vulgata, la traduzione in latino della Bibbia. La stessa versione divenuta nel successivo millennio la traduzione canonica della Chiesa, fra il cinquecentesco Concilio di Trento e il novecentesco Concilio Vaticano II.