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Le migrazioni degli uccelli. Il riposo a Ventotene, dopo 500 chilometri senza soste

Pino Ciociola inviato a Ventotene (Latina) venerdì 24 maggio 2024

Un ponte naturale. Visto che qui sull'isola di Ventotene, in primavera, gli uccelli migratori a decine di migliaia si fermano a riposarsi e rifocillarsi, dopo anche dieci ore di volo ininterrotte sul mare (più o meno cinquecento chilometri). E sempre da qui, al ritorno, in autunno, compiono l’ultimo balzo verso l’Africa. Intanto, da una trentina d’anni, pensano i volontari a “catturarli”, inanellarli e liberarli. Per studiare le loro rotte, ma non soltanto: anche, per esempio, i cambiamenti climatici. Perciò Ventotene stessa e Santo Stefano (isolotto distante un miglio, famoso per il suo ex carcere borbonico) sono fra le “Zone a protezione speciale” dell’Ue, oltre che Riserva naturale. E il “Museo della migrazione e osservatorio ornitologico” svela ogni anno a migliaia di studenti il fascino di un fenomeno suggestivo.