25 anni dopo. Generazione Oslo in Palestina: «Ragazzi senza futuro e senza diritti»
A 25 anni dalla firma del primo degli accordi di Oslo tra Israele e l’Organizzazione per la liberazione della Palestina, che ricorre giovedì 13 settembre, ciò che resta è una lista di promesse non mantenute che ha negato e sta negando a un’intera generazione di giovani palestinesi futuro e diritti.
I ragazzi di meno di 29 anni rappresentano più della metà della popolazione del Territorio Occupato Palestinese (OPT), e in quasi 1 caso su 2 due sono disoccupati. Nella stragrande maggioranza non hanno mai avuto la possibilità di votare, perdendo qualsiasi speranza di cambiamento. È la denuncia contenuta nel report Generazione Oslo, diffuso oggi da Oxfam (QUI IL REPORT COMPLETO) a un quarto di secolo da un accordo carico di aspettative, che nei fatti ha causato la paralisi di un’economia da cui dipende il destino di un intero popolo.
Il foto reportage è di Lorenzo Tuglioli per Oxfam. Le prime ritraggono la vita quotidiana di giovani lavoratori a Gaza City, le successive sono ritratti di giovani del Territorio Occupato Palestinese, che nel report di Oxfam raccontano la propria storia.
Per saperne di più vai al sito Oxfam Italia.