Tg2000. La figlia di Bob Kennedy: «Ogni sera recitavamo insieme il Rosario»
“Prima di andare a dormire, andavamo tutti nella loro stanza e ci mettevamo attorno al letto dei miei genitori e recitavamo il Rosario”. Così Kerry Kennedy in un’intervista di Fabio Bolzetta per il Tg2000, il telegiornale di Tv2000, ha raccontato la figura del padre. Kerry è la figlia di Bob Kennedy, ex candidato alla presidenza Usa durante la campagna elettorale, assassinato a Los Angeles 50 anni fa. Il 5 giugno 1968, cinque anni dopo l’assassinio del presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, la corsa alla Casa Bianca del fratello Bob venne trafitta da alcuni colpi di pistola che lo uccisero mentre aveva appena vinto le primarie in California e Dakota del Sud. Sua figlia Kerry aveva soltanto otto anni. Tanti i ricordi personali di Robert Kennedy, padre di undici figli, che in casa mitigava i litigi tra bambini, mentre svolgeva il ruolo di ministro della Giustizia.
“Quando eravamo bambini – ha proseguito Kerry - ricordo che ci svegliavamo la mattina, lui veniva nella nostra camera e noi pregavamo insieme. Pregavamo con lui prima e alla fine di ogni pasto. Dopo cena, ogni sera, apriva la Bibbia e ce la leggeva”.
“Mio padre – ha aggiunto Kerry - avrebbe apprezzato molto il lavoro di Papa Francesco. Quando la gente mi chiede chi, nel mondo, sia il mio eroe oggi? Chi porta avanti, condivide oggi i valori di Robert Kennedy, io rispondo Papa Francesco”.
“Quando mio padre – ha ricordato Kerry - si candidò alla presidenza degli Stati Uniti disse: ‘Pace, giustizia e compassione per tutti coloro che soffrono sono i valori che devono rappresentare gli Stati Uniti’. Purtroppo questi valori oggi non rappresentano gli Stati Uniti e Donald Trump non li rappresenta assolutamente”.
“L’enciclica ‘Laudato sì’ del Papa – ha sottolineato Kerry - è una chiamata a tutti noi a proteggere il nostro pianeta, proteggere il nostro ambiente, il rispetto della creazione. Il modo in cui cogliamo la bellezza di Michelangelo, Leonardo da Vinci è attraverso la creazione e il modo in cui conosciamo Dio è attraverso la creazione di Dio. Io penso che in questo momento della storia, la natura sia a rischio e l’azione di Papa Francesco sia una chiamata all’azione, al cambiamento da parte di tutti noi”.
“La fede di mio padre – ha concluso Kerry - ha assolutamente influenzato la sua azione politica. Il pensiero di mio padre fu inspirato dalla sua fede, una fede che lo ha guidato in tutte le sue azioni”.
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La cerimonia di commemorazione ad Arlington
E oggi a Arlington, Washington, si è celebrato il 50 anniversario della morte di Bob Kennedy. Di fronte a migliaia di invitati al cimitero nazionale, l’ex presidente Bill Clinton ha ricordato con commozione la figura del senatore. Della famiglia erano presenti fra gli altri il nipote di Bob, l’astro nascente e deputato dei democratici Joe Kennedy III, la figlia primogenita del senatore, Kathleen Kennedy Townsen e la moglie Ethel, 90 anni.Tra le personalità chiamate a leggere alcune citazioni di Kennedy per ricordarne la vita e l’eredità, c’era anche l’ex premier Matteo Renzi, che ha scelto il famosissimo discorso sul Prodotto interno lordo e la ricchezza di una nazione tenuto dal senatore all’università del Kansas tre mesi prima della sua uccisione. «Con troppa insistenza e troppo a lungo – ha citato l’ex premier Renzi – sembra che abbiamo rinunciato all’eccellenza personale e ai valori della comunità, in favore del mero accumulo di beni terreni». L’ex procuratore generale degli Stati Uniti e senatore di New York era candidato alla presidenza il 5 giugno 1968, quando fu colpito all’Hotel Ambassador di Los Angeles dai colpi sparati da un palestinese di 25 anni, che desiderava punirlo per il suo sostegno a Israele nella guerra dei Sei giorni. Kennedy è morto il giorno seguente, lasciando la moglie e i loro 11 figli. Aveva 42 anni. Il veterano della Marina è sepolto appunto ad Arlington, alle porte di Washington, vicino a suo fratello, l’ex presidente John F. Kennedy, pure lui morto assassinato.