15 febbraio. La Giornata contro il cancro infantile: a cosa serve la riabilitazione
“Alessandro è arrivato in condizioni gravi. Ora sta facendo un percorso di riabilitazione, è migliorato tantissimo ed è seguito da molti specialisti”. Il 15 febbraio si celebra nel mondo l'International Childhood Cancer Day- Iccd, la Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile. Il papà del piccolo Alessandro, in cura presso l’Istituto Scientifico Medea – La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lc) per un tumore cerebrale, racconta la sua esperienza e riflette: “Bisogna cercare di essere sempre positivi perché i bambini sentono se non lo sei. Devi essere con loro h 24, perché loro ne hanno bisogno e non devi mai staccare la spina. Mai”.
La riabilitazione del bambino con tumore cerebrale è un percorso complesso, che richiede la competenza di molte figure professionali e la collaborazione dei genitori: “I trattamenti cui vengono sottoposti questi bambini, siano la neurochirurgia o la radioterapia, possono portare a delle compromissioni che colpiscono tutti gli ambiti di sviluppo, quali quello motorio, cognitivo, neuropsicologico o linguistico”, spiega la dottoressa Geraldina Poggi, responsabile dell’Unità di Riabilitazione Neuro-Oncologica e Neuropsicologica del Medea. La riabilitazione è quindi un processo che si snoda nel tempo e può richiedere vari tipo di trattamento che, in base agli ambiti compromessi e all'età, possono essere la fisioterapia, la logopedia, la psicomotricità.