Crisi umanitaria. L'allarme di Oxfam: in Ciad si muore di fame
Crediti: Oxfam Italia
“In Ciad si muore di fame nel silenzio del mondo”. È l’allarme lanciato da Oxfam, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, di fronte ad una delle più gravi catastrofi umanitarie che il mondo stia affrontando.
“Oltre 335mila persone – si legge in una nota – continuano a soffrire la fame nella regione del Lago Ciad, un’area enorme dove a soccorrere la popolazione ci sono soltanto dieci medici. Il tutto, mentre dei 121 milioni di dollari richiesti per far fronte a questa immane crisi, ne sono arrivati dalla comunità internazionale solo 40”.
“Oggi, più di 200mila bambini sono malnutriti nella Regione del Lago Ciad, che comprende Paesi come Nigeria, Niger, Camerun e Ciad”, spiega Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia. “Qui – prosegue – le comunità potevano provvedere a sé stesse, fino a non molto tempo fa. Ora il conflitto innescato da Boko Haram e la strategia militare dei governi costringe alla fuga. Questa guerra sprofonda in un silenzio indicibile e il Ciad, la sua gente, sono dimenticati, tra i più dimenticati della terra”. Per Bacciotti, “serve invece una risposta immediata, qui e oggi, per affrontare la piaga della fame nel mondo e non impegni vaghi e futuri, come accaduto al termine del G7 dell’agricoltura”.
“Di fronte al drammatico status quo – prosegue la nota – Oxfam chiede al Governo del Ciad di garantire l’incolumità della popolazione e favorire il ritorno ad attività economiche, vitali per sopravvivere. Mentre i donatori internazionali devono immediatamente finanziare il Piano di risposta umanitaria per il 2017”.