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Prima Guerra Mondiale. Adamello. Cent’anni di neve rossa e fede cristallina

Marcello Palmieri e Federica Priori martedì 18 luglio 2017

La cappella lignea del rifugio “Carè Alto”, accanto al presidio austroungarico. E quella granitica del rifugio “Garibaldi”, a servizio
dell’accampamento italiano. Compiono cent’anni questi due luoghi di memoria, eretti nella furia della “Guerra bianca” – porzione d’alta quota del primo conflitto mondiale – sull’Adamello, a 2500 metri, appena sotto il limite delle nevi perenni. Ora suolo trentino (Carè Alto) e lombardo (Garibaldi), allora rispettivamente terra austriaca e italiana.

Questo video mostra la commemorazione di domenica 16 luglio presso il sacello trentino, annuncia quella lombarda di lunedì 7 agosto e presenta i due piccoli luoghi di culto: voci e immagini immerse in un contesto mozzafiato, memoria di un triste passato
da ricordare e di genuini valori da coltivare.

Un ringraziamento speciale all’Assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento (Pat), Tiziano Mellarini, al suo capo di Gabinetto Sergio Franceschinelli e al Nucleo elicotteri della Pat stessa con il pilota Mattia Frisinghelli e il tecnico Fulgido Ferrari.