PRETORIA
I l presidente del Sudafrica, Jacob Zuma, ha 45 giorni di tempo per restituire parte di circa 15 milioni di euro di denaro pubblico che ha speso per ristrutturare la sua residenza privata. Lo ha stabilito la Corte costituzionale. «Il presidente non ha rispettato e difeso la Costituzione », si legge nel verdetto emesso all’unanimità dagli 11 giudici della Corte che hanno dato ragione ad una precedente decisione del difensore civico, Thuli Madonsela, che aveva individuato nella residenza privata del presidente la costruzione di una piscina, un anfiteatro, un centro per visitatori e una stalla. Nel 2014 l’ufficio del difensore civico aveva stabilito che Zuma aveva speso 23 milioni di dollari per i lavori di ristrutturazione e che una parte di quel denaro andava restituita alle casse pubbliche. Il rifiuto del presidente di uniformarsi al quel giudizio ha spinto due partiti di opposizione, l’Economic Freedom Fighters e la Democratic Alliance a ricorrere all’Alta corte. Per l’opposizione la condanna è «motivo per l’impeachment» del presidente. Secondo il presidente della Corte costituzionale, Mogoeng Mogoeng, Zuma «non ha rispettato, né difeso, né seguito la Costituzione». Qualche anno fa, sfidando un avvertimento del governo sudafricano di non pubblicare foto della residenza del presidente (pena la galera), alcuni giornali avevano pubblicato immagini della villa. Zuma in questi anni aveva sempre sostenuto che l’ammodernamento si era reso necessario per motivi di sicurezza. (
P.M.Al.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Il presidente Jacob Zuma
(Epa)