Padre Ghazwan Shahara è il parroco di frontiera dell'Iraq: da al-Qosh, dall'eremo di Sant'Hormiza scavato nella roccia, i monaci da secoli vedono i minareti e i campanili di Mosul. Ma ora, a pochi chilometri, nella piana di Ninive, la culla del cristianesimo in Iraq, si possono vedere solo i miliziani del Daesh. Per una settimana, dopo il 6 agosto del 2014, i cristiani sono fuggiti anche da lì. Poi sono tornati, grazie anche all'asprezza del luogo: da 5mila sono diventati il doppio, perché tutti hanno accolto un profugo in fuga. Così padre Ghazwan, in una intervista in esclusiva su "Terra", realizzata da Roberto Spampinato, in onda lunedì prossimo in seconda serata su Rete4, racconta la sua vita di parroco di al-Qosh, la chiesa alla frontiera con il Califfato.