Nord Corea. Kim mostra i missili in parata, ma non testa l'atomica. Per ora
I missili “segretri”: in sfilata il regime ha mostrato i prototipi dei razzi intercontineltali (Epa)
«Siamo pronti a una guerra nucleare». Nel giorno del 105mo anniversario della nascita del padre
della patria Kim Il-sung, la Corea del Nord mette in guardia gli Stati Uniti a non compiere azioni provocatori nella regione perché il Paese è pronto ad affrontare qualsiasi minaccia. «Risponderemo a una guerra totale con una guerra totale, e siamo pronti a colpire con attacchi nucleari nel nostro stile ad eventuali attacchi nucleari», ha detto Choe Ryong-hae, il secondo più potente ufficiale del regime.
La Giornata del Sole
Il compleanno di Kim Il-sung è conosciuto come la "Giornata del Sole" ed è la festa nazionale più importante della Corea del Nord. La televisione di Stato ha mostrato le immagini della grande parata militare nella capitale Pyongyang, dove hanno sfilato migliaia di soldati in marcia, carri armati e camion con a bordo lanciarazzi multipli e prototipi di missili intercontinentali. In mostra per la prima volta anche quelli che sembrano essere dei missili balistici strategici suscettibili di essere lanciati da sottomarini e sviluppati per ospitare testate nucleari capaci di raggiungere obiettivi in tutto il mondo.
Alla parata era presente anche il leader Kim Jong-un che, in abito nero e camicia bianca, è arrivato a bordo di una limousine nera, ha salutato la sua guardia d'onore e si è poi avviato lungo un tappeto rosso verso il podio per assistere alle celebrazioni.
Il test nucleare numero 6
Non c'è stata però la “provocazione”. Molti esperti ritenevano infatti che oggi si sarebbe svolto il sesto esperimento nucleare nordcoreano. Evento che avrebbe scatenato la reazione statunitense, che sta raccogliendo una flotta davanti alle coste della Penisola. Solo un rinvio “tattico”, per molti.Gli Usa preparano i missili
Fonti di intelligence hanno detto comunque alla Nbc che gli Stati Uniti hanno posizionato due caccia in grado di lanciare missili da crociera Tomahawk nella regione: uno si troverebbe a 300 miglia dal sito dei test nucleari. Bombardieri americani sono inoltre posizionati a Guam per attaccare la Corea del Nord qualora si rendesse necessario, e all'inizio di questa settimana il Pentagono aveva annunciato che la portaerei USS Carl Vinson era stata inviata nell'area. L'attacco degli Stati Uniti, con armi convenzionali, potrebbe includere missili e bombe, attacchi informatici e operazioni speciali sul terreno.
L'allarme della Cina: Air China sospende voli
Da Pechino arrivano reazioni allarmate. Un conflitto in Corea del Nord "potrebbe scoppiare in qualsiasi momento» ha affermato in conferenza stampa il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, aggiungendo che «"il dialogo è la sola via». L'emittente China Central Television, secondo quanto riporta South China Morning Post, ha riferito che Air China, l'unica compagnia cinese con voli regolari di connessione con la Corea del Nord, sospenderà lunedì i collegamenti tra Pechino e Pyongyang. L'annuncio, afferma la testata, non è stato motivato. Il Cremlino è "molto preoccupato" per le crescenti tensioni nella penisola coreana e invita tutti i Paesi ad astenersi da qualsiasi atto provocatorio. Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. «È con grande preoccupazione che stiamo guardando l'escalation delle tensioni nella penisola coreana: invitiamo tutti i paesi a dar prova di moderazione e ammoniamo contro qualsiasi azione che potrebbe portare a misure provocatorie».