Caracas. Venezuela, la Santa Sede mediatrice
Sarà il nunzio apostolico a Caracas, Aldo Giordano, a seguire a nome della Santa Sede le trattative in Venezuela tra il governo e l'opposizione. Lo ha riferito ai giornalisti il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi.Il primo incontro ufficiale per avviare il dialogo tra il governo del presidente Nicolas Maduro e rappresentanti dell'opposizione è cominciato giovedì a Caracas. Segno palpabile del clima di tensione e di diffidenza che regna nel paese, le conversazioni - che si svolgono in un grande albergo del centro - vengono trasmesse in diretta televisiva e in presenza dei ministri degli Esteri della troika" dell'Unasud (Brasile, Colombia ed Ecuador) e del nunzio apostolico. Non sono presenti intorno al tavolo negoziale i partiti e i movimenti più radicali dell'opposizione, come Volontà Popolare, il partito il cui leader Leopoldo Lopez è in prigione da quasi due mesi. Manca anche Maria Corina Machado, la pasionaria delle proteste espulsa dal Parlamento per aver tentato di denunciare la repressione governativa all'Organizzazione degli Stati Americani (Osa), che ha sede a Washington. L'evolversi della situazione in Venezuela viene seguito da vicino in Vaticano. Il segretario di Stato, monsignor Pietro Parolin, è stato tra l'altro nunzio apostolico a Caracas.Oltre alla lettera di Papa Francesco al Governo del Venezuela, anche il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, ha inviato una sua lettera in cui scrive: "Purtroppoper me non è possibile essere fisicamente presente, ma rinnovo la mia disponibilità a prendere parte personalmente in qualsiasi altro momento del cammino che si è aperto". Il documento - reso noto dal sito 'Il Sismografo' informato in tempo reale sull'attività della Santa Sede - è stato letto dal nunzio apostolico, monsignor Aldo Giordano, all'apertura dell'incontro, il cardinale Parolin ricorda la sua felicità di aver potuto vivere 4 anni inVenezuela e aggiunge: "Vi devo confessare: il mio cuore sta ancora con voi". Il cardinale si congeda offrendo preghiere e speciali benedizioni e ricorda ai partecipanti al dialogo: "Ilprocesso di pace è una grande responsabilità davanti al popolo del Venezuela ed è una grande occasione che non va sprecata".