Venezuela. Gli Usa appoggiano la fuga in Spagna di Gonzales
Il candidato dell'opposizione venezuelana Edmundo Gonzalez Urrutia
Il candidato dell'opposizione venezuelana Edmundo Gonzalez Urrutia "rimane la migliore speranza per la democrazia" nella travagliata nazione sudamericana. Lo ha detto il segretario di Stato statunitense su X. "La sua partenza dal Venezuela è il risultato diretto delle misure antidemocratiche che il presidente Nicolas Maduro ha scatenato sul popolo venezuelano", ha aggiunto Antony Blinken in un comunicato.
Dopo varie settimane senza apparire in pubblico, e nascondendo con cura dove fosse, Edmundo Gonzalez Urrutia, principale avversario di Nicolas Maduro alle ultime presidenziali, è fuggito domenica da Caracas per chiedere asilo alla Spagna. "Un giorno triste per la democrazia in Venezuela", ha commentato l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell. La vita di Gonzalez "era in pericolo", ha intanto fatto sapere la leader dell'opposizione, Maria Corina Machado, che ora si ritrova più sola e vulnerabile che mai nella sua lotta contro il chavismo al potere. "Edmundo combatterà da fuori a fianco della nostra diaspora e io continuerò a farlo qui, accanto a voi", ha poi assicurato l'ex deputata liberale ai suoi sostenitori, scartando la possibilità di lasciare il Paese a sua volta.
La partenza di Gonzalez ha colto di sorpresa i venezuelani contrari al regime, che all'indomani delle elezioni del 28 luglio sono scesi in piazza, sfidando la repressione, per denunciare brogli e invocare la proclamazione dell'ex ambasciatore come vincitore effettivo del voto, dopo che il Consiglio nazionale elettorale aveva annunciato frettolosamente il trionfo di Maduro, con il 52% delle preferenze, senza fornire alcuna prova. L'opposizione sostiene che Gonzalez abbia ottenuto più del 60% dei voti, con prove raccolte su un sito web che ha digitalizzato i registri di conteggio raccolti dai testimoni nei seggi. L'attuale governo, però, sostiene che si tratta di materiale fraudolento e pieno di incongruenze.