Gli attentati. Terrorismo: due incriminati in Belgio
La mente dietro gli attentati di Parigi è il belga Abdelhamid Abaaoud, il cervello della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia belga a Verviers a gennaio scorso. Lo riferiscono fonti ufficiali francesi. L'uomo è scappato in Siria lo scorso gennaio.Gli attentati di Parigi, che hanno insanguinato la città venerdì sera, "sono stati pianificati in Siria", ha dichiarato il primo ministro francese Manuel Valls parlando a radio Rtl Matin, ma, come ha aggiunto più tardi nel suo discorso al Parlamento, organizzati in Belgio. "Il terrorismo può colpire ancora
nei prossimi giorni", ha detto ancora Valls invitando "il popolo francese a mobilitarsi".Arresti in Belgio, le prime incriminazioni per la strageLe autorità belghe hanno incriminato per "attività terroristica" due sospetti arrestati dopo la strage a Parigi. I due, ha reso noto un comunicato della Procura, dovranno rispondere di "atto di terrorismo eparticipazione alle attività di un gruppo terrorista". Altri 5 sospetti, fermati nel fine settimana, sono invece stati rilasciati senza incriminazioni.Identificati 4 terroristi. Quattro dei terroristi autori dei devastanti attentati di
venerdì sera hanno ora un nome. Salah Abdeslam,
l'unico riuscito a fuggire e del quale era stata diffusa anche una foto
segnaletica, è ricercato attivamente in Belgio. Smentita la "pista italiana" che porterebbe a una sua presenza in fuga nel nostro Paese. Si è conclusa senza risultati una maxi operazione della polizia belga a Molenbeek, popolare sobborgo occidentale di Bruxelles: obiettivo dell'incursione era la cattura di Salah Abdeslam. Gli altri identificati sono suo fratello Ibrahim Abdeslam e Omar Ismail
Mostefai, entrambi morti negli attacchi kamikaze. Mostefai era un 29enne nativo di Parigi: sei persone a lui vicine, compresi il padre e un fratello 34enne, sono state arrestate.
L'INCHIESTA: QUELLO CHE (ANCORA) NON SAPPIAMOBlitz in tutta la Francia: 23 arresti. Nella notte sono scattati alcuni blitz delle forze dell'ordine a Tolosa, Grenoble, Jeumont (alla frontiera tra la Francia e il Belgio) e nel sobborgo parigino di Bobigny. Sono stati effettuati 23 arresti, non direttamente legati alle stragi, e sequestrati armi e droga, specialmente a Tolosa. Le 168 perquisizioni hanno portato al ritrovamento di un kalashnikov a Lille e di un lanciagranate a Lione, dove sono state fermate cinque persone.Le vittime. Il bilancio delle vittime è salito a 129 morti. Fonti mediche parlano di 352 feriti, 99 dei quali in condizioni gravissime. Sono 103 i cadaveri identificati.LA STRAGE DI VENERDI' SERA: I FATTI Il minuto di silenzio. La Francia alle 12 si è fermata per un minuto di silenzio in ricordo delle vittime degli attentati di Parigi. Il presidente francese François Hollande ha osservato il minuto di silenzio all'Università della Sorbona a Parigi insieme al premier Valls e agli studenti, al termine del quale ha intonato la Marsigliese.Alle 16 il discorso di Hollande. Il presidente François Hollande ha tenuto un discorso alle Camere riunite a Versailles. È la terza volta nella storia repubblicana francese che un presidente parla ad Assemblea nazionale e Senato riuniti: la prima volta fu Napoleone III nel 1848, nel 2009 toccò a Nicolas Sarkozy, che parlò della crisi finanziaria.Ieri la Messa a Notre-Dame. L'arcivescovo di Parigi, André Vingt-Trois, ha presieduto ieri alle 18 una concelebrazione solenne nella cattedrale di Notre-Dame, in memoria delle vittime degli attentati.L'INTERVISTA ALL'ARCIVESCOVO: NELL'ORRORE HO CERCATO DIO