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Usa. Strage di Uvalde, i genitori delle piccole vittime accusano armieri e videogiochi

Elena Molinari, New York sabato 25 maggio 2024

Uno dei memoriali spontanei del massacro

A due anni dalla strage nella scuola elementare di Uvalde, in Texas, le famiglie di 19 vittime hanno annunciato nuove azioni legali contro Meta, Activision - azienda produttrice del videogame Call of Duty - e Daniel Defense, produttore del fucile d'assalto usato per la strage. Le famiglie accusano le aziende di avere creato contenuti che promuovono combattimenti attraverso i quali si sarebbe stato addestrato l'adolescente che ha massacrato il 24 maggio 2022 diciannove bambini e due insegnanti della scuola.

Le denunce avanzate sono per omicidio colposo e sostengono che il produttore di armi con sede in Georgia abbia utilizzato Instagram e Call of Duty per commercializzare i suoi fucili d'assalto ai ragazzi adolescenti, mentre Meta e Microsoft hanno facilitato la sua strategia con una supervisione lassista. Quella di Uvalde fu una delle sparatorie scolastiche più sanguinose della storia, compiuta da un 18enne che entrò nella scuola elementare di Robb e si barricò nelle aule con dozzine di studenti.

Secondo l’inchiesta, l'assassino di Uvalde aveva giocato a lungo a Call of Duty e si era fissato nell'acquisire la stessa arma presentata nel videogame. "C'è una linea diretta tra la condotta di queste società e la sparatoria di Uvalde", ha detto in una nota Josh Koskoff, uno degli avvocati delle famiglie.

All’inizio di questa settimana, le famiglie delle vittime hanno annunciato un’azione legale separata contro quasi 100 agenti di polizia di Stato che hanno partecipato a quella che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha concluso essere una risposta di emergenza confusionaria e fallimentare.