Stati Uniti. Ucciso ragazzo nero. E Ferguson ricorda Brown
La polizia ha ucciso a colpi di arma da fuoco un ragazzo afroamericano di 15 anni, Andrew Green, per non essersi fermato a uno stop e per aver anzi accelerato per scappare a bordo di un'auto probabilmente rubata. È quanto accaduto - riporta la stampa americana - a Indianapolis nella notte di domenica. Secondo quanto riferito dalla polizia, Greene era al volante di un'auto la cui descrizione coincideva a quella di un veicolo rubato. A uno stop Greene non si è fermato, anzi ha accelerato in direzione degli agenti, cercando di effettuare nel finale un'inversione a U. La sua vettura è però finita contro quella della polizia. Alcuni all'interno dell'auto sono scappati, a Greene gli agenti hanno chiesto di scendere ma il ragazzo si è rifiutato, rimettendo in moto l'auto e accelerando. Sempre secondo la versione degli agenti, in quel momento la polizia ha sparato, il ragazzo è allora sceso dall'auto con in mano una pistola ed è crollato a terra. La ricostruzione degli agenti non convince la famiglia di Greene, che chiede ai ragazzi che erano in auto con Andrew Greene di uscire alla scoperto. "Avete visto qualcosa, avete visto che gli hanno sparato". Arresti a St. LouisDecine di manifestanti a St. Louis sono stati arrestati nell'ambito del corteo per ricordare Michael Brown, il ragazzo afroamericano ucciso un anno fa dalla polizia a Ferguson. Le manette sono scattate anche per l'attivista e professore emerito dell'Università di Princeton, Cornel West. I manifestanti sono stati arrestati mentre erano impegnati in un 'sit-in' nell'ambito del "giorno della resistenza" per ricordare Michael Brown. Fra i 56 arrestati ci sarebbero, fra gli altri, gli attivisti Deray Mckesson, Johnetta Elzie e Kayla Reed. Secondo alcuni testimoni sarebbe finito in manette anche il reverendo Osagyefo Sekou.