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Usa. Si dimette per molestie il procuratore del caso Weinstein

Paolo M. Alfieri martedì 8 maggio 2018

Eric Schneiderman (Ansa)

Il procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, si è dimesso poche ore dopo che il New Yorker ha pubblicato le dichiarazioni di alcune donne che lo accusano di abusi e violenze. "Accuse gravi, che io contesto con forza, sono state fatte contro di me - ha dichiarato il procuratore democratico - anche se sono non collegate alla mia attività professionale, queste mi impedirebbero di guidare l'attività di questo ufficio".


Strenuo oppositore di Donald Trump di cui ha sfidato davanti alla giustizia varie misure, Schneiderman è noto per la dura posizione presa nei confronti del produttore hollywoodiano Harvey Weinstein, accusato da decine di donne di violenze sessuali. Schneiderman aveva avviato la causa per violazione dei diritti civili, discriminazione e abusi sessuali nei confronti della Weinstein Company, la compagnia di produzioni cinematografiche con sede a New York. Il suo titolare, il re del cinema Harvey Weinstein, è accusato da decine di donne di molestie e violenze e rischia fino a 25 anni di carcere.


Due delle quattro donne intervistate dal New Yorker hanno fornito la loro identità, Michelle Manning Barish e Tanya Selvaratnam, affermando di essere state picchiate da Schneiderman mentre avevano una relazione con lui. Entrambe hanno detto che lui aveva minacciato di ucciderle se l'avessero lasciato. E Selveratnam ha anche detto di sospettare che il procuratore l'abbia fatta seguire e abbia messo i suoi telefoni sotto controllo. Le donne non si sono rivolte alla polizia ma sarebbero andate all'ospedale dopo gli episodi di violenza.