Basta persone fermate,
controllate, perquisite o indagate solo per il colore della loro
pelle. L'amministrazione Obama è pronta a varare la più
importante svolta antirazzista degli ultimi decenni nel campo
della sicurezza. Una svolta che si affianca alla già annunciata
stretta sulla polizia.Il ministro della giustizia Eric Holder si appresta infatti a
presentare, all'inizio della prossima settimana, le nuove regole
che bandiscono per la prima volta sul piano nazionale il
cosiddetto "racial profiling", la controversa pratica secondo
cui i fattori razziali diventano fondamentali nel determinare
l'intervento da parte delle forze dell'ordine. Una pratica che
da sempre per le associazioni per la difesa dei diritti civili è
illegale. E più volte criticata dallo stesso presidente Obama.Il concetto di "profilazione razziale" - rivela il
Washington
Post - sarà inoltre esteso in modo da evitare che gli agenti
dell'Fbi, nell'aprire un'indagine, possano considerare
determinanti anche fattori come la religione e la nazionalità di
origine.
Ci saranno però delle eccezioni, legate sostanzialmente alla
lotta al terrorismo e all'emergenza dell'immigrazione
clandestina.Come rivela sempre il
Washington Post, le nuove
regole non varranno per molti agenti e funzionari dipendenti dal
Department of Homeland Security, quelli che si occupano dei
controlli negli aeroporti o ai confini meridionali degli Stati
Uniti. Una decisione questa - scrive il
Post - a cui si è
arrivati dopo un duro scontro all'interno dell'amministrazione
federale, con alcuni massimi dirigenti contrari ad esentare gli
uomini della Transportation Security Administration (Tsa) e
quelli dello Us Customs and Border Protection.