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Usa. La Corte Suprema mantiene l'accesso alla pillola abortiva

Fabio Carminati sabato 22 aprile 2023

Alla fine i giudici della Corte Suprema statunitense sembra abbiano fatto quello che sanno fare meglio: galleggiare. Con la decisione di non accogliere la richiesta restrizione alla pillola del giorno dopo arrivata dl Texas, rimandando tutto il pronunciamento alle corti inferiori, altro non hanno fatto che prendere tempo. Erano divisi: sette a due. Una divisione che andava ben oltre la nota provenienza conservatrice di sei dei nove togati. Hanno infatti espresso pubblicamente parere contrario al mantenimento dell'accesso alla pillola abortiva Ru486 i conservatori Samuel Alito (presidente del massimo organo giudiziario dell’Unione) e Clarence Thomas.


Ora ci vorranno mesi prima che i giudici federali “inferiori” decidano sul da farsi, e altrettanti mesi prima che la questione torni a salire i gradini e varcare la soglia neoclassica della Corte di Washington. Nel frattempo i giochi politici si sarano delineati: si saprà chi saranno i due candidati in corsa nel 2024 per la Casa Bianca (verosimilmente Biden che martedì dovrebbe annunciare la corsa bis e Donald Trump). Perché non si può negare che la questione della difesa della vita, pur restando forti i paradossi di una nazione che ancora applica la pena di morte e reputa un diritto costituzionale la possibilità di portare la pistola nella fondina per strada, sarà uno dei temi chiave della corsa verso Pennsylvania Avenue del prossimo anno. Divisivo, come ha dimostrato la spaccatura e la strumentalizzazione della sentenza sull’aborto del 24 giugno 2022: lo storico pronunciamento della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, che è intervenuto su
lla sentenza Roe vs Wade del 1973 revocando il precedente che rendeva legale il "diritto all'aborto" negli Usa e di fatto delegando la materia ai singoli Stati della Federazione. Ma anche un tema etico che, mai come in passato, potrebbe pesare forse ancor più di quelli tradizionali del “portafoglio” e della sicurezza che hanno sempre fatto pendere la bilancia dal lato di uno dei due candidati.


Respinte restrizioni stabilite da un tribunale di grado inferiore I giudici hanno accolto le richieste di emergenza dell'amministrazione Biden e dei Danco Laboratories di New York, produttori del farmaco mifepristone facendo appello contro una sentenza del tribunale di grado inferiore che annullerebbe l'approvazione del mifepristone da parte della Food and Drug Administration. Il farmaco è stato approvato per l'uso negli Stati Uniti dal 2000 e più di 5 milioni di persone lo hanno utilizzato. Il mifepristone è utilizzato in combinazione con un secondo farmaco, il misoprostolo, in più della metà di tutti gli aborti negli Stati Uniti.

Biden: "Continuerò a battermi per le donne" La pillola abortiva resta "disponibile". "Continuerò a battermi contro gli attacchi alle donne guidati dalla politica perché la posta in gioco non potrebbe essere più alta". Lo afferma il presidente Joe Biden commentando la decisione della Corte Suprema.